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Recentemente, il Consiglio dei ministri italiano ha dato il via libera al Documento programmatico di finanza pubblica (Dpfp), un importante strumento che sostituisce la precedente Nota di aggiornamento al documento di economia e finanze (Nadef). Questo nuovo documento offre un aggiornamento essenziale sul quadro macroeconomico del paese e stabilisce le linee guida per le prossime misure economiche.
Tra gli obiettivi principali delineati nel Dpfp, il governo ha fissato un deficit al 3% per quest’anno, un Prodotto Interno Lordo (Pil) previsto allo 0,5% nel 2025 e allo 0,7% nel 2026. Ci si aspetta un effetto espansivo di un decimale derivante dalla Manovra economica. La legge di Bilancio, che rappresenta la quarta sotto l’amministrazione Meloni, si concentrerà su settori chiave come il fisco, le famiglie, il lavoro e le spese per la Difesa.
I fatti
Il governo ha pianificato investimenti significativi, con circa 12 miliardi di euro destinati alla Difesa, a condizione che l’Italia esca dalla procedura di infrazione dell’Unione Europea per deficit eccessivo. Assumendo come base il Pil italiano del 2024, si stima che lo 0,15% di spesa previsto per l’anno prossimo corrisponda a circa 3,3 miliardi di euro. Inoltre, nel 2027, si prevede un aumento allo 0,3%, incorporando il già stanziato 0,15% del 2025, per un totale di circa 6-7 miliardi. Entro il 2028, si stima di raggiungere lo 0,5%, tradotto in circa 12 miliardi in tre anni.
Riforme fiscali e sostegno alle famiglie
Uno dei punti salienti del piano è il taglio dell’Irpef, che si prevede di avere un impatto positivo sul ceto medio. Per il 2023, è prevista una riduzione di due punti percentuali della seconda aliquota, che scenderà dal 35% al 33% per i redditi che variano da 28mila a 50mila euro. Inoltre, il governo sta esplorando nuove misure per sostenere le famiglie, come un intervento sulle detrazioni fiscali attraverso l’introduzione del quoziente familiare.
Le conseguenze
In risposta alle sfide affrontate durante la transizione 5.0, il governo sta lavorando a uno strumento incentivante orizzontale per le imprese, come annunciato dal ministro delle Imprese, Adolfo Urso. Queste misure saranno sostenute da risorse nazionali che mirano a stimolare la crescita e l’innovazione nel settore privato.
Per quanto riguarda il settore sanitario, l’obiettivo è quello di raccogliere ulteriori 2-3 miliardi di euro oltre ai 4 già previsti nella legge di Bilancio precedente. È fondamentale migliorare le condizioni di lavoro e attrarre nuovo personale, con il ministero della Salute che sta già preparando un piano per 27mila assunzioni, dando priorità agli infermieri e agli operatori sanitari. La Manovra potrebbe anche rinnovare le risorse per le Zone economiche speciali, con l’impegno del governo di migliorare il finanziamento in collaborazione con Confindustria.
Le sfide future per il sistema bancario
Infine, le banche italiane si preparano ad affrontare sfide significative nei prossimi anni. Il presidente dell’ABI, Antonio Patuelli, ha avvertito che il 2026 e il 2027 si prospettano come anni difficili per il sistema bancario, a causa dei rischi legati all’export e all’impatto dei dazi internazionali. Le istituzioni finanziarie sono in attesa di avviare negoziazioni con il governo riguardanti potenziali contributi per la Manovra economica.