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Onu, l'allarme di Zelensky nel suo discorso: "Diritto internazionale al collasso"

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Il presidente Zelensky denuncia a New York il collasso del diritto internazionale causato dalle azioni della Russia.

Durante il suo intervento all’Assemblea Generale dell’Onu, Volodymyr Zelensky ha lanciato un allarme grave e diretto: il diritto internazionale, fondamento della pace e della cooperazione globale, è oggi al collasso. Con parole forti e una denuncia netta contro le violazioni della sovranità e degli accordi internazionali, il presidente ucraino ha messo in luce la fragilità delle istituzioni mondiali davanti ai conflitti attuali, sottolineando che l’inerzia della comunità internazionale rischia di minare la sicurezza globale.

Zelensky: la pace dipende da armi e alleanze

Nel suo intervento all’Assemblea Generale dell’Onu, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha lanciato un allarme sulla fragilità del diritto internazionale, affermando che la sicurezza dei Paesi non può più essere garantita solo dalle leggi e dalla cooperazione, ma richiede armi e alleanze solide. Secondo il presidente, se una nazione desidera la pace deve comunque prepararsi militarmente, perché oggi sono le armi a determinare chi sopravvive. Ha ricordato che l’Ucraina continua a desiderare un cessate il fuoco, ma che la Russia lo rifiuta, costringendo il Paese a difendersi da aggressioni quotidiane, compresi rapimenti di migliaia di bambini e incursioni di droni nello spazio aereo europeo.

“Fermare questo tipo di attacchi è più difficile che fermare qualsiasi pistola, coltello o bomba: questo è ciò che la Russia ha portato con la sua guerra. In passato solo i paesi più potenti potevano utilizzare i droni perché erano costosi e complessi, ora anche i droni più semplici possono volare per migliaia di chilometri. La tecnologia bellica non tiene più conto della geografia, ora sta ridefinendo i confini”.

Zelensky: Europa e Onu devono assumersi la responsabilità globale

Zelensky ha denunciato la debolezza delle istituzioni internazionali e la lentezza delle risposte globali di fronte alle violazioni russe, citando episodi recenti in Polonia, Estonia e Moldavia come segnali di allarme. Ha avvertito che fermare la guerra ora sarebbe più conveniente e sicuro rispetto al costruire rifugi sotterranei e infrastrutture di emergenza in seguito, sottolineando che la corsa agli armamenti oggi coinvolge anche l’intelligenza artificiale e armi autonome che possono colpire a distanza migliaia di chilometri.

La guerra della Russia ci ha messo in questa situazione, ma voi avete protezioni contro simili minacce?

Il presidente ucraino ha rivolto un appello diretto alle Nazioni Unite e all’Europa, esortandole a non rimanere in silenzio e a condannare le azioni russe, sostenendo l’Ucraina con risorse e sostegno politico. Ha ricordato che il diritto internazionale sta collassando e che solo la cooperazione tra Paesi forti, supportata da alleanze e difese militari, può offrire una reale possibilità di pace, altrimenti il rischio di escalation e conflitti distruttivi rimane altissimo.