Orge in canonica: il prete indagato dalla curia non si dimette

In seguito allo scandalo scoppiato per via delle orge in canonica, Don Andrea Contin rifiuta le dimissioni dalla curia e continua a essere indagato.

Don Andrea Contin decide di non dimettersi.

Il parroco di Padova di San Lazzaro è stato sospeso dalla curia perché indagato per violenza e sfruttamento della prostituzione.

In base a quanto riportato da Il Corriere del Veneto, il parroco avrebbe rifiutato di dimettersi, sebbene la Curia gli abbia proposto di rassegnare le dimissioni volontarie. Secondo il parroco, le accuse non sono vere e sono false. Fonti a lui vicine dicono che è pronto ad affrontare il processo senza paura e pentimenti.

Il parroco pensa che sono accuse montate ad arte da parte di qualcuno, qualcuno che non lo apprezza e spera in questo modo di allontanarlo.

La vicenda

Nel dicembre del 2016, una signora di padova di anni 49 aveva denunciato ai Carabinieri un fatto che l’aveva vista protagonista. Ai Carabinieri la donna raccontò di essere stata costretta ad avere rapporti sessuali con il parroco, e non solo con lui, ma anche con altri uomini e donne scovati e ingaggiati on line.

In seguito a quanto successo, la donna aveva denunciato il tutto ai Carabinieri e aveva nominato, oltre a Don Andrea Contin, anche altri preti appartenenti alla diocesi. Tra i preti indicati dalla donna vi era anche Don Cavazzana, l’ex parroco di Rovolon che non ha mai subito nessun processo e soprattutto non ha mai ricevuto provvedimenti giudiziari.

Il vescovo di Padova, Claudio Cipolla, aveva fatto alcune affermazioni in merito alla vicenda.

Ecco cosa aveva detto:

“Di fronte a questa situazione non provo rancori, ma dispiacere e dolore. Starei volentieri in silenzio come un padre di fronte a un figlio che è caduto in qualche disgrazia!”.

Il parroco Andrea Contin, molto conosciuto e apprezzato dai parrocchiani della sua diocesi, è stato accusato di aver abusato di una donna, oltre ad aver organizzato delle orge e abusato della fragilità di alcune donne costringendole ad avere rapporti sessuali.

Le accuse

La donna, che è stata costretta a subire rapporti sessuali, prima di denunciare il fatto ai Carabinieri, si è rivolta alla diocesi. Le accuse sono davvero pesanti e ora si attende. La questione riguardante il parroco non sarà solo risolta in sede penale, ma anche in sede canonica dove il prete non vuole dimettersi e spera di poter continuare a svolgere la sua professione di prelato.

A questo punto, non resta che vedere come andrà il processo e come se la caverà il parroco.

Si allontanerà dalla Curia o cosa farà? L’unica è aspettare. Lui non vuole dimettersi e vuole continuare. Vedremo se i fatti saranno dalla sua parte.