Orrore alla Casa Bianaca per la "Kill list" di Obama

Ogni settimana il Presidente degli Stati Uniti si riunisce con più di 100 membri dell'apparato di sicurezza, in videoconferenza top secret per redigere una lista di persone da uccidere(americani e non),  a partire dalla biografia di sospetti terroristi e fiancheggiatori. I burocrati segnalano i "c...

Ogni settimana il Presidente degli Stati Uniti si riunisce con più di 100 membri dell’apparato di sicurezza, in videoconferenza top secret per redigere una lista di persone da uccidere(americani e non), a partire dalla biografia di sospetti terroristi e fiancheggiatori.

I burocrati segnalano i “cattivi”, ma poi spetta ad Obama l’ultima parola. La cosa assurda è che nessuno dei “wanted” è mai stato condannato da alcun tribunale, ma una volta che il Presidentissimo si esprime , il suo giudizio è inappellabile. E pensare che quando Obama fu eletto promise di chiudere la prigione di Guantanamo e soprattutto dichiarò che mai sarebbe stato detenuto un condannato senza processo. Paradossalmente negli Stati Uniti non ci sono detenuti senza processo, ma condannati a morte senza processo sì! Il New York Times si è espresso tiepidamente, con la nota ipocrisia tipicamente americana: “è troppo potere per un presidente”e propone almeno di “stabilire criteri certi” per includere i sospetti nella Kill List.

In America perà nessuno si stupisce e nessuno si indigna, anzi l’opinione pubblica pare anenstetizzata ed assuefatta all’ennesima crudeltà made in Usa.