Come ottenere un rimborso dopo la clonazione della carta di credito?

Per ottenere il rimborso, dovete inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno a un indirizzo che vi verrà fornito dalla Banca.

Agosto.

Tempo di vacanze. I risparmi dell’anno sono dormienti sul conto e, finalmente, è giunta l’ora di risvegliarli. Si arriva al POS più vicino a casa, si prova a prelevare ma, ecco l’infausta sorpresa: i soldi sono spariti. E di certo non siamo stati noi a prelevarli. Cosa fare?

Per prima cosa, non serve farsi prendere dal panico: lasciarsi andare allo sconforto o maledire gli dei tutti non servirà a far ricomparire magicamente i soldi scomparsi.

Bisogna invece mantenere la lucidità e agire per arginare i danni nel minor tempo possibile: innanzitutto, la prima cosa da fare se siete sicuri che a prelevare non siate stati voi né un vostro parente o amico, è stampare il saldo o controllarlo da casa tramite l’home banking, di modo da capire dove e quando i vostri soldi sono stati prelevati.

Una volta che avrete in mano questi dati, chiamate il numero verde – diverso da banca a banca – e bloccate la vostra carta di credito, di modo da evitare che i malintenzionati che vi hanno preso di mira continuino a sperperare i vostri soldi.

Successivamente, andate nella vostra filiale e raccontate l’accaduto, spiegando per filo e per segno che non siete stati voi a svuotare la carta di credito.

A questo punto, una domanda sorge spontanea: verrete risarciti della cifra scomparsa? Assolutamente sì. Le banche infatti sono tenute a rimborsare monetariamente eventuali addebiti che non sono frutto delle operazioni dei propri clienti.

Per ottenere il rimborso, dovete inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno a un indirizzo che vi verrà fornito dalla Banca.

Tale raccomandata deve contenere la domanda di rimborso e copia della denuncia che dovete fare ai carabinieri o alla polizia. Per quanto riguarda i tempi, nella maggior parte dei casi la banca rimborsa il cliente tra i 3 e i 6 mesi.