A chi non piace vedere liberati tanti palloncini colorati in cielo? Bambini e adulti adorano tenerli in mano e a un certo punto liberarli in aria! Tuttavia, avete mai pensato a cosa può succedere quando non li vedete più? Forse a nessuno può importare davvero cosa succederà dopo, ma invece dovremmo pensarci.
Rimarrete scioccati quando scoprirete che rilasciare i palloncini in aria è molto nocivo e soprattutto pericoloso per l’ambiente. In particolare per i nostri amici animali.
I palloncini possono percorrere anche migliaia di chilometri, inquinando i luoghi più remoti e incontaminati. Una volta che lo hanno fatto, diventano un pericolo per qualsiasi animale che viene a contatto con esso. Questa è la motivazione che hanno dato i membri del “Balloon Blow”, un’organizzazione che fornisce informazioni sugli effetti nocivi di questi ultimi sull’ambiente.
Quando un animale ingoia un palloncino, esso può bloccare il suo tratto intestinale, portandolo a morire di fame.
Le tartarughe di mare e altre creature marine sono note per confondere i palloncini con le meduse.
Nastri e stringhe che a volte sono attaccati a palloncini possono inoltre causare pericolosi grovigli e portare gli animali alla morte.
Il danno si verifica quando i palloncini, dopo aver solcato i cieli, si sgonfiano e toccano di nuovo terra.
Si stima, infatti, che circa il settanta per cento degli stessi finisca nei mari e negli oceani, dando vita a conseguenze letali per la fauna selvatica. Gli animali, sia in acqua che sulla terraferma, vedono spesso i palloncini come una fonti di cibo. Tra le creature più vulnerabili ci sono appunto le tartarughe marine e le meduse, che rimangono intrappolate nei residui di plastica dei palloncini abbandonati. Gli animali più curiosi, come gli uccelli e i delfini, restano invece abbagliati dai colori vivaci.
Tendono quindi a ingerire i palloncini, provocando seri danni allo stomaco.
Palloncini pericolosi per la fauna del nostro pianeta
Le prime realtà ecologiste che documentarono gli effetti dei palloncini sull’ecosistema furono il Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation in Australia e l’Imperial College di Londra.
Riprendendo alcune loro stime, oltre il novanta per cento degli uccelli marini ha ingerito plastica di varia origine. Si prevede inoltre che entro il 2050 questa incidenza possa aumentare anche al 99 per cento. Essi, però, non sono gli unici responsabili. A preoccupare è anche la grande mole di rifiuti di plastica che ogni giorno vengono dispersi nell’ambiente.
I palloncini a elio, quindi, non provocano solo danni alla fauna. Basti pensare che l’elio, anche se presente in grandi quantità nell’universo, è un elemento molto raro per la Terra. Usarlo per gonfiare i palloncini ne limita l’utilizzo in altri campi. Come ad esempio nel raffreddamento dei reattori nucleari e nella conservazione dei documenti. Per festeggiare una ricorrenza speciale possono essere sfruttate tante altre alternative a basso impatto ambientale, ma ugualmente cariche di significato.
Ad esempio è possibile piantare un albero. Se invece la voglia irresistibile di leggerezza vi sopraffà, potete provare a soffiare delle bolle di sapone. La soluzione è molto più sostenibile dal punto di vista ambientale che non lasciar volare un palloncino in aria.
