Parma, 25 set. (askanews) – La città di Parma, nominata Capitale Europea dei Giovani 2027, si avvia ad ideare un nuovo hub dedicato al contemporaneo: ParCO, Parma Contemporanea, è il progetto pensato nel cuore dell’Oltretorrente, all’interno del complesso dell’Ospedale Vecchio, uno dei più antichi edifici italiani di architettura ospedaliera utilizzato come tale fino al 1926.
Situato nel quartiere Oltretorrente, in un contesto urbano vivo e multiculturale, lungo l’attuale via d’Azeglio e con l’affaccio posteriore sul Parco Ducale, l’edificio è un ambiente ideale per dare forma a un laboratorio culturale aperto, inclusivo e radicale in ascolto delle sfide contemporanee e in continuità con il prestigioso passato della città. L’Ospedale Vecchio fondato nel 1201, oggi presenta una maestosa architettura rinascimentale quattrocentesca a croce su due piani, attualmente oggetto di un importante intervento di restauro e rifunzionalizzazione voluto dal Comune di Parma che in questi anni ha investito e lavorato per riconsegnarlo alla città.
In occasione della presentazione in anteprima degli spazi in corso di ristrutturazione, il sindaco di Parma, Michele Guerra ha spiegato la nascita del progetto: “Siamo in uno spazio importantissimo per la città di Parma, l’Ospedale Vecchio che risale al XIII secolo e che è stato per questa città un luogo di cura, di prossimità e di solidarietà importantissimo. Ha attraversato un cantiere enorme, 15 milioni di euro spesi per riportarlo alla condizione in cui è oggi e la grande domanda che la città si è fatta è come utilizzare oggi questo spazio restituito al pubblico. Abbiamo ragionato insieme a Parma, io ci sto! e insieme a tanti attori che sulla città stanno da molti anni ragionando insieme attorno ai temi culturali e abbiamo pensato di fare uno spazio del contemporaneo”.
L’idea nasce da una proposta dell’Associazione Parma, io ci sto! in sinergia con il Comune di Parma, e con il contributo strategico dello studio londinese The Place Bureau. A seguito, infatti, dell’esperienza maturata da Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21, frutto di una partnership pubblico-privata, è stato avviato un percorso di riflessione condivisa con gli stakeholder del territorio da cui è scaturita una sfida ambiziosa: dare forma a uno spazio culturale radicalmente contemporaneo, concepito come motore di visione, partecipazione e dialogo con il tessuto urbano e sociale.
Corrado Beldì, consigliere di Parma, io ci sto! ha illustrato le future fasi del progetto: “Lanceremo una call internazionale per selezionare una guida, un manager culturale in grado di condurci alla costituzione di questa realtà entro dodici mesi e poi nel primo triennio una programmazione che vuole essere internazionale attorno ai tre temi fondanti identificati dall’ascolto della città: la produzione, quindi residenze artistiche per produrre opere nuove insieme alle aziende del territorio; la sostenibilità, quindi il pianeta in una città che sta cercando di diventare carbon neutral entro il 2030; la democrazia per una nuova cittadinanza che in questo quartiere contribuirà a costruire la Parma del futuro”.
Il primo momento pubblico di apertura e confronto è previsto per sabato 27 settembre 2025, con un forum internazionale che verrà ospitato negli spazi dell’Ospedale Vecchio dal titolo Dialoghi e visioni su Arte, Comunità e Innovazione con la partecipazione di Rossella Biscotti, Arturo Galansino, Andrea Lissoni e Francesco Manacorda. Contemporaneamente e fino al 7 novembre sarà attiva sul sito di parmacontemporanea.org una call internazionale per individuare la figura che elaborerà il progetto ambizioso e visionario per la nascita di ParCO.