**Parlamento: da Iv a Pd e Sinistra, opposizioni insorgono su 'abuso' decreti**

Roma, 30 mag. (Adnkronos) - A tirare fuori il tema è stato Francesco Silvestri dei 5 Stelle e a seguire tutte le opposizioni sono intervenute oggi in aula alla Camera per denunciare l'abuso di decreti da parte di governo e maggioranza. Una denuncia che arriva sulla scorta del richiamo d...

Roma, 30 mag.

(Adnkronos) – A tirare fuori il tema è stato Francesco Silvestri dei 5 Stelle e a seguire tutte le opposizioni sono intervenute oggi in aula alla Camera per denunciare l'abuso di decreti da parte di governo e maggioranza. Una denuncia che arriva sulla scorta del richiamo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nell'ultimo incontro con i presidenti di Camera e Senato. Un richiamo "inascoltato" secondo il Pd che già in capigruppo, nel primo pomeriggio, aveva sollevato il caso.

"A fronte anche del richiamo del Quirinale, ci saremmo aspettati un atteggiamento diverso sui decreti legge, sulla tempistica, sul perimetro dei decreti legge, ma ci sembra di capire che la maggioranza e il governo non abbiano recepito questo messaggio", rimarca la capogruppo dem Chiara Braga.

Poi in aula Silvestri torna alla carica: "Il Governo Meloni ha battuto ogni record: 4,17 Decreti al mese di media, contro 5 promulgazioni di soltanto 5 leggi ordinarie dall’inizio della legislatura.

Non è solo un problema di quantità ma anche di mancanza palese di necessità e urgenza e dl Rave ne è stato l'emblema". Silvestri chiede quindi che "il governo, anche a seguito dei richiami del presidente della Repubblica, venga riferire sull'utilizzo improprio della decretazione d'urgenza".

Un richiamo a cui si associa il Pd: "Mi associo al richiamo del collega Silvestri. Nell'ultima conferenza dei capigruppo -dice Braga in aula- abbiamo appreso che la prossima settimana ci saranno due decreti in aula con il quasi certo ricorso al voto di fiducia.

Questo atteggiamento è del tutto indifferente al giusto richiamo fatto dal presidente della Repubblica. Siamo molto preoccupati".

E ancora Filiberto Zaratti per Verdi e Sinistra: "C'è una volontà politica nel non voler affrontare il problema e su questo sfidiamo la maggioranza". Luigi Marattin di Italia Viva la mette così: "Qui ci sono due dimensioni del problema. Uno attiene" all'atteggiamento di "questa maggioranza, che si è presentata agli italiani definendosi 'pronta'. L'altro è sistemico.

Nella maggioranza c'è un'improvvisazione nell'attività di governo mai vista e su questo è già intervenuto qualcuno più autorevole di noi. Poi c'è la parte sistemica: Fdi quando era all'opposizione si è scagliata tante volte contro pratiche che sta riproducendo ora al governo. La verità è che serve una riforma del funzionamento delle istituzioni. Perché la maggioranza non agisce invece di prendere le riforme dal lato dello slogan come sta invece avvenendo".

Infine Riccardo Magi di Più Europa che avanza una proposta alla maggioranza: "La domanda che dovremmo porci è cosa fare perché quello del presidente della Repubblica non resti un richiamo che, ancora una volta, cade nel vuoto? Serve una assunzione di responsabilità da parte di tutti i gruppi parlamentari e non solo dell'opposizione.

Potremmo di nuovo attuare quella prassi virtuosa che c'è stata fino tre legislatura fa ovvero che ogni lettura non eccede i 30 giorni in ogni ramo del Parlamento. Se non c'è disponibilità da parte della maggioranza, saremo costretti a rivolgerci ai presidenti di Camera e Senato".