Gerusalemme, 8 ago. (askanews) – Sono contrastanti le opinioni di alcuni israeliani intervistati da Afp sulla decisione del gabinetto di sicurezza di “prendere il controllo” di Gaza, secondo un piano proposto dal premier Benjamin Netanyahu. Il gabinetto di guerra israeliano ha approvato un piano presentato da Netanyahu nella notte tra il 7 e l’8 agosto per “sconfiggere” Hamas e “prendere il controllo” di Gaza, devastata dalla guerra e in preda a una grave crisi umanitaria.
“Penso che in un certo senso Israele si prenderà cura del territorio e forse contribuirà alla ricostruzione per chiunque ci sarà prima o poi, ma credo che si tratti solo di proteggerci da future infiltrazioni terroristiche. E penso che per il mondo potrebbe apparire rischioso e al resto del mondo potrebbe non piacere che lui (Benjamin Netanyahu) dica una cosa del genere, ma non so se abbia molte alternative”, ha dichiarato Jessica Shokrian, scrittrice, 62 anni.
“La vita degli ostaggi sarà ancora più minacciata, ma in ogni caso, dopo quasi due anni di detenzione, temo tanto che non sopravviveranno. Non è possibile, non è possibile. E poi, non possiamo cedere al ricatto”, ha dichiarato un pensionato, Raphael, 83 anni.
“La decisione del governo non è la cosa giusta da fare, poiché potrebbe mettere in pericolo la vita degli ostaggi e, in generale, non è positiva per la sicurezza del Paese nel suo complesso”, ha affermato Elena Mizrahi, 63 anni.
“Penso che Hamas sia stato colpito duramente. In definitiva, Israele ha un esercito potente, hanno ucciso Sinwar importante leader di Hamas, ndr e non appena prenderanno il controllo di Gaza, elimineranno completamente Hamas, forse non del tutto, ma almeno una buona parte dei suoi membri”, ha affermato uno studente Yeshivah, Chaim Klein.