Picchiano a sangue 5 ragazzi: è caccia a gang nordafricana

Dal racconto delle vittime sono emersi estremi che riconducono ad un fenomeno che è stato importato dagli Stati Uniti: il ‘knockout game’.

Doveva essere un momento di gioia, di festeggiamenti per l’avvento del nuovo anno, ed invece per cinque ragazzi è stata solo una tragica serata, a causa del pestaggio subito da una gang di nordafricani.

Questo è ciò che è successo nella notte di Capodanno in piazza della Repubblica a Firenze. L’ennesimo caso di violenza nei confronti dei giovani, in uno dei luoghi più frequentati della città. Sono al vaglio degli inquirenti tutte le ipotesi e le informazioni ricavate finora dalle indagini, con la speranza di arrestare quanto prima la gang nordafricana.

Picchiano a sangue 5 ragazzi

Secondo una prima ricostruzione, intorno alle 4 del mattino, nei pressi di piazza della Repubblica a Firenze, cinque ragazzi sono stati aggrediti da un gruppo di nordafricani.

Almeno per il momento, il motivo di tale pestaggio non è ancora chiaro anche se, dal racconto delle vittime, sono emersi estremi che riconducono ad un fenomeno che è stato importato dagli Stati Uniti: il ‘knockout game’.

Si tratta di girare per le strade e picchiare all’improvviso la gente, con l’intento di farle male senza però alcun motivo. La pratica di ‘knockout game’, riporta alla mente la ‘nek nomination’: fare un video mentre ci si ubriaca, per poi condividerlo sui social taggando altre tre persone.

I tre nominati, nel giro di 24 ore, devono fare lo stesso rendendo così l’impresa unica ed i video virali. Intanto, sulla base di quanto è emerso dalle prime indagini, le forze dell’ordine stanno dando la caccia alla gang nordafricana, nella speranza di evitare altri episodi del genere in città.

Il precedente

Piazza della Repubblica però non è nuova per quanto concerne le aggressioni. Infatti, nel novembre scorso una ragazza di 25 anni denunciò di aver subito un’aggressione da parte di un gruppo di ragazzini.

La giovane livornese venne salvata da un venditore di rose che, proprio in quel momento, passava da lì facendo così scappare gli aggressori.