Pirelli ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2022: in crescita ricavi ed Ebit Adjusted

Approvati dal CDA di Pirelli i risultati consolidati del primo semestre 2022 e del secondo trimestre 2022. Il comunicato dell'azienda.

Il Consiglio d’Amministrazione (CdA) di Pirelli & C.

s.p.a. ha approvato il documento sui risultati ottenuti dall’azienda alla data 30 giugno 2022. L’azienda è in forte crescita nonostante la crisi tra Russia ed Ucraina. Aumentano anche gli utili netti.

Pirelli ha approvato i risultati consolidati al 30 giugno 2022: in crescita ricavi ed Ebit Adjusted

Il documento ha analizzato il primo semestre del 2022 e il secondo trimestre del 2022. I primi sei mesi i ricavi sono aumentati di +24,6% a 3.197 milioni di euro rispetto al primo semestre 2021.

Nei restanti tre mesi l’aumento è stato di +26,9% a 1.675,9 milioni di euro rispetto al secondo trimestre 2021. Per quanto riguarda il margine Ebit Adjustment, sia nel primo semestre che nel secondo trimestre è stato pari al 15,1%. L’utile netto della società ha visto un aumento di +77,1% pari a 233,0 milioni di euro, +37,8% pari 123,2 milioni di euro nel secondo trimestre.

Il Price/Mix ha raggiunto livelli record rimanendo invariato tra il primo semestre e il secondo trimestre registrando +20,4%.

L’azienda aggiorna i target

Visti gli importanti risultati raggiunti da Pirelli & C. s.p.a., l’azienda ha deciso che aggiornerà i target da raggiungere entro la fine dell’anno. Quanto segue sono i risultati che intende raggiungere Pirelli:

  • Ricavi compresi tra ~6,2 e ~6,3 miliardi di euro (circa 300 milioni in più rispetto al precedente target di ~5,9 e ~6,0 miliardi) con una crescita su base annua attesa tra il +17% e il +18%, per effetto di:
  1. volumi totali confermati in crescita tra ~+0,5% e ~+1,5% (in linea con la precedente indicazione) ma con una migliore performance sull’High Value, in particolare nel Primo Equipaggiamento;
  2. price/mix in miglioramento al ~+13,5% / ~+14,5% rispetto alla precedente indicazione di ~+10% / ~+11%, per effetto di ulteriori aumenti di prezzo;
  3. impatto cambi in miglioramento e atteso ora positivo a circa +2,5% (impatto neutro la precedente stima), stimando prudenzialmente una maggiore volatilità delle valute dei paesi emergenti nel secondo semestre.

  • Ebit Margin Adjusted atteso pari a ~15% (in linea con la precedente indicazione), con un miglioramento in valore assoluto grazie al crescente contributo del price/mix che più che compensa il maggior impatto delle materie prime e dell’inflazione e i maggiori costi legati alla riduzione delle scorte e all’iperinflazione in Turchia.
  • Generazione di cassa netta ante dividendi attesa tra ~450 e ~470 milioni di euro (~450 milioni la precedente indicazione) grazie a una solida performance operativa e a un’efficiente gestione del circolante.

  • Investimenti confermati pari a circa 390 milioni di euro (~6% dei ricavi).
  • Posizione finanziaria netta confermata pari a ~-2,6 miliardi di euro con un rapporto fra PFN/ Ebitda Adjusted ≤ 2 volte.
  • ROIC atteso a ~19%, in linea con la precedente indicazione.

Focus sulle attività dell’azienda in Russia

Con lo scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina, Pirelli nel primo trimestre del 2022 ha interrotto le sue attività commerciali con la Federazione Russa.

Nel 2021 l’azienda aveva stimato che il 3% del suo fatturato era legato all’Import ed Export con la Russa. Nonostante ciò, Pirelli ha saputo far fronte a questa emergenza cercando di mitigare i danni economici del conflitto. Nel rispetto delle sanzione applicate dall’Unione Europea (UE) alla Federazione Russa, l’azienda ha:

  • orientato la produzione al mercato domestico;
  • identificato fonti alternative sui flussi import/export, con la progressiva attivazione delle forniture di prodotti finiti dalla Turchia e dalla Romania in sostituzione dell’export russo verso i mercati europei e il ricorso a fornitori di materie prime prevalentemente locali in sostituzione dei fornitori europei;
  • diversificato i fornitori di servizi logistici al fine di assicurare la continuità delle forniture di prodotti finiti e di materie prime;
  • garantito il supporto finanziario attraverso banche locali.