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Pirelli HangarBicocca, le mostre 2026-27: da Tiravanija a Vicuna

Milano, 4 dic. (askanews) – Otto nuove mostre per proseguire un percorso di ricerca che, attraverso le diversità, racconta delle possibilità del contemporaneo e della relazione con uno spazio museale unico. Pirelli HangarBicocca a Milano ha presentato le esposizioni del programma biennale 2026-2027. Ce le ha introdotte il direttore artistico Vicente Todolì. “Continuiamo sulla strada delle mostre personali – ha detto ad askanews – retrospettive site-specific concepite per lo spazio; nello Shed come sempre abbiamo artisti più giovani, ma già con un corpo di opere solido, nelle Navate invece gli artisti più storicizzati, ma con punti di vista che non si sono visti fino alla nostra mostra.

Tutte le mostre, come ho detto, partono dall’esperienza dello spazio industriale di Pirelli HangarBicocca”.

Nel 2026 sono in programma mostre dedicate a Benni Bosetto, Rirkrit Tiravanija, Aki Sasamoto e Luciano Fabro. Nel 2027, invece, sarà il turno di Carlos Bunga, Janet Cardiff & George Bures Miller, Hicham Berrada e Cecilia Vicuna. Artisti molto diversi, che però sono stati scelti per raccontare storie che nascono da una visione, riassunta dal presidente della Fondazione Pirelli HanagrBicocca, Marco Tronchetti Provera. “La base – ci ha detto – è sempre la libertà dell’artista di esprimersi. Quando viene un artista in Hangar, che sia nello spazio dello Shed o delle navate, quello che ha di fronte è una sfida con se stesso e quindi esprime quello che lui vuole, lo esprime in piena libertà. La libertà dell’artista ci permette di guardare, permette a noi tutti, a tutti quelli che visitano il museo, di avere un’apertura sul mondo con un occhio diverso che credo sia qualche cosa da rendere disponibile a tutte le persone, perché è importante”.

Disponibilità che si manifesta nella gratuità del museo, ma anche nella continua ricerca di nuovi modi per mettere in relazione il lavoro degli artisti con la natura dello spazio espositivo. “Le mostre sono molto diverse, con linguaggi molto personali – ha aggiunto Todolì – e speriamo che ogni mostra faccia ci faccia vedere lo spazio come se fosse uno spazio diverso”.

E proprio alla luce del modo in cui Pirelli HangarBicocca ha pensato se stesso e il proprio ruolo culturale, abbiamo chiesto a Tronchetti Provera se ha un sogno per il museo. “Il sogno si già realizzato adesso – ci ha risposto – perché le nuove generazioni che oggi si stanno occupando di Hangar, il mondo che è stato costruito da Todolì con un mondo di artigiani e di giovani appassionati, è un mondo che durerà nel tempo. Quindi il sogno deve dare una vita a qualcosa che durerà, per me è realizzato, perché le energie che ci sono sono energie che dureranno nel tempo”.

Tutte le mostre del biennio 2026-27 nascono da un’interrogazione critica sul presente ed esplorano forme di conoscenza collettiva: per restituirci un’idea mobile e plurale del contemporaneo, ma anche per ricordarci a cosa può servire, se mai deve servire davvero a qualcosa, e non è detto che sia così, l’arte oggi. (Leonardo Merlini)