Salvini fa chiudere tre negozi che vendevano cannabis

Durante un comizio effettuato a Pesaro, Matteo Salvini, aveva promesso l'inizio della guerra contro tutti i negozi che vendono cannabis.

E’ iniziata la guerra “via per via, negozio per negozio, quartiere per quartiere, città per città” contro la “cannabis legale.

Non voglio spacciatori, la droga fa male. Meglio un uovo sbattuto di una canna”: sono queste le parole pronunciate dall’attuale Ministro dell’Interno e vicepremier Matteo Salvini durante un suo recente intervento nella città di Pesaro.

Il Ministro dell’Interno, coglie l’occasione per lanciare una frecciatina al collega Di Maio invitandolo a ritirare la proposta della droga libera. “Dico a Luigi che combattere la droga significa anche combattere la mafia.

Lo dimostrano gli arresti delle ultime ore contro il clan Casamonica”, conclude Salvini.

Stando a quanto riportato dal sito ansa.it, l’evento che ha fatto scattare l’inizio della battaglia è la chiusura di due cannabis shop a Civitanova Marche, disposta dal Questore di Macerata Antonio Pignataro. I proprietari degli esercizi sono stati denunciati per spaccio.

Onorata una promessa

Antonio Pignataro è da tempo impegnato in prima persona alla chiusura di questo tipo di negozi.

In particolare il questore si batte per vietare la vendita delle infiorescenze. In un comunicato, Pignataro ha dichiarato: “Alle tante mamme che soffrono per i loro figli che fanno uso di cannabis avevo promesso che avrei chiuso tutti i negozi di Cannabis legale. Oggi con la chiusura di questi altri due negozi ho onorato la mia promessa” e aggiunge: “la cannabis legale non esiste e il limite di thc di 0,5 è ingannevole”.

Il 30 Maggio 2019 è attesa una sentenza della Cassazione. In passato, in casi analoghi, si è sempre pronunciata contro i sequestri.