Carola Rackete querela Salvini: il contenuto della denuncia

Carola Rackete querela Matteo Salvini: ecco il contenuto della querela della capitana della Sea Watch contro il ministro dell'Interno.

È stato reso pubblico il contenuto della querela di Carola Rackete contro Matteo Salvini.

Nel documento si legge: “Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha fatto molteplici esternazioni attraverso i diversi canali a sua disposizione (interviste tv, dirette su Facebook, post su Twitter) che non sono manifestazioni di un legittimo diritto di critica, ma aggressioni gratuite e diffamatorie alla mia persona con toni minacciosi diretti e indiretti, che coinvolgono anche la stessa giudice Alessandra Vella del Tribunale di Agrigento”.

Carola Rackete querela Salvini

Nella querela contro Matteo Salvini, Carola Rackete ha ripercorso quanto accaduto a bordo della Sea Watch la notte dell’attracco al porto di Lampedusa.

“Richiedevo che mi fosse indicato un porto sicuro, ma le competenti autorità mi rispondevano Tripoli”, ricorda la capitana. “Impossibilitata ad accettare Tripoli come porto sicuro (a fronte delle documentate violazioni dei diritti umani fondamentali) e non ricevendo altre indicazioni, mi dirigevo verso nord”. Nel resoconto, la comandante ricorda anche lo scontro con la motovedetta della Guardia di finanza: “Durante le operazioni di attracco, avveniva una lieve collisione con una motovedetta che si trovava nello stesso molo”.

L’episodio che ha scatenato l’ira dei finanzieri, anche su Facebook, è descritta da Carola come “una lieve e involontaria collisione, come ho documentato al giudice di Agrigento, dovuta alla complessità della manovra, che peraltro conducevo in modo lentissimo proprio per evitare incidenti”.

Le accuse

Nella querela contro Salvini, Carola Rackete riporta l’accusa di diffamazione già resa nota in precedenza: “Da settimane Salvini conduce una campagna diffamatoria nei confronti della Ong per cui lavoro, la Sea Watch Onlus, avendo più volte affermato che si tratterebbe di ‘un’organizzazione illegale e fuorilegge’, che fa ‘sbarco di immigrati illegali da una nave illegale’, ‘una nave pirata’, ‘fuorilegge’ e che i suoi appartenenti sarebbero ‘complici di scafisti e trafficanti'”.

La denuncia riporta anche gli epiteti che il vicepremier leghista ha scelto per indicare la capitana, tra cui si ricorda “sbruffoncella”, ma anche “fuorilegge” e “delinquente” in una foto che lo ritrae con diverse agenti di polizia.