Gronda di Genova, no dal Ministero. L'ira di Toti contro Toninelli

Per il Ministero dei Trasporti la Gronda di Genova non è conveniente sotto diversi aspetti. Giovanni Toti: "E' il colpo di coda di Toninelli".

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti boccia la Gronda di Genova in base a delle analisi che suggeriscono “l’opportunità di perseguire opzioni infrastrutturali più efficienti in termini trasportistici, ambientali e finanziari”.

L’ira del governatore della Liguria Giovanni Toti.

No alla Gronda di Genova

“Il colpo di coda di Toninelli! Anche se il Governo non esiste più, il Ministero delle Infrastrutture a guida grillina boccia la Gronda di Genova, un progetto già fatto e che gli italiani stanno già pagando. Anzi, molte persone e molte aziende sono già state espropriate perché il cantiere sarebbe già dovuto partire mesi fa” denuncia su Facebook il governatore della Liguria Giovanni Toti.

Sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti vengono pubblicate infatti le analisi costi-benefici e l’analisi giuridica relative alla Gronda di Ponente e interconnessione A7–A10–A12.

Dal dicastero si sottolinea quindi che “la risultanza delle valutazioni condotte suggerisce di cogliere l’opportunità di perseguire opzioni infrastrutturali più efficienti in termini trasportistici, ambientali e finanziari, che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti auspica possano, a partire dallo studio effettuato, essere approfondite e individuate attraverso un confronto con i livelli istituzionali territoriali”.

Nell’analisi si valutano infatti alternative progettuali a quella della Gronda, che prevede un costo complessivo di 4,7 miliardi per 120 mesi di realizzazione.

L’ira di Giovanni Toti

“L’arroganza non ha limiti: per compiacere i grillini liguri, che in campagna elettorale si sono schierati contro l’opera, il Governo boccia un’infrastruttura strategica per tutti i porti e il nord-ovest del Paese. – afferma quindi Giovanni Toti – E questo nonostante tutte le associazioni di impresa, i sindacati, le categorie, i professionisti, chiunque viva e lavori in Liguria sia favorevole alla sua realizzazione”.

“Il confronto istituzionale c’è già stato! Così come il dibattito pubblico, voluto dal PD, tra i cittadini coinvolti nel progetto” ricorda quindi il presidente della Liguria. Giovanni Toti, che punta alla scalata di Forza Italia con il suo movimento “Cambiano”, conclude quindi: “Dopo aver aspettato anni per colpa della sinistra, ora siamo ancora bloccati per colpa dei 5 Stelle. E adesso che si mettono pure insieme a Roma… che disastro sarà? Aspetto il PD che venga a dire, pur di andare al governo, che ha ragione Toninelli”.