Da Ros (FDI) sui partigiani: "Vigliacchi che torturavano i bambini"

Irati tutti i membri del consiglio comunale di cui fa parte, tra chi ha abbandonato l'aula e chi l'ha invitato a ripassare la storia.

Bagarre nel Consiglio comunale di Senigallia dopo le parole rivolte dall’esponente di Fratelli d’Italia Davide Da Ros nei confronti dei partigiani.

Tutti consiglieri si sono irati dopo le sue esternazioni.

Davide Da Ros sui partigiani

Tutto è nato per la presentazione, da parte sua, della proposta di intitolare una via o una piazza a Giorgio Almirante ed Enrico Berlinguer. Un appello che sarebbe stato volto, a suo dire, a superare lo storico antagonismo che ha sempre contraddistinto il dibattito politico. Ma l’aula non ha accettato l’unione dei nomi di Berlinguer e Almirante, definendo il primo un uomo che ha combattuto per la libertà e il secondo uno che l’ha affossata.

Mauro Pierfederici (Partito Democratico) ha infatti ricordato le accuse di collaborazionismo con i nazisti e di apologia del fascismo rivolte ad Almirante. Anche Elisabetta Palma del Movimento Cinque Stelle ha sottolineato come l’uomo fosse tra i firmatari delle Leggi razziali del 1938, motivo per cui secondo lei “neanche un filo d’erba può essergli intitolato“.

Questo è bastato per far andare su tutte le furie Da Ros, che ha ammesso gli errori dell’epoca fascista chiedendo però il perché non si parli mai dei partigiani.

Ovvero di “persone vigliacche che trucidavano bambini“. Insinuando che le morti del comunismo non siano nemmeno paragonabili a quelle causate dal fascismo.

Accuse dure e pesanti che hanno causato l’ira di diversi consiglieri, tra cui qualcuno che ha abbandonato l’aula in segno di protesta. Accese le reazioni soprattutto del Partito Democratico, che ha invitato Da Ros a studiare la storia e a rendersi conto che “se lei ha il diritto di parola e persino di voto è proprio grazie a quei partigiani“.

Il consiglio ha bocciato la mozione praticamente all’unanimità. Su 15 persone presenti, ha votato a favore soltanto il suo firmatario.