Autonomia: frenata di Italia Viva e 5 stelle sulla legge quadro

E' ancora scontro aperto sul tema dell'Autonomia differenziata: il Movimento 5 Stelle e Italia Viva contro il Pd.

Nella giornata di ieri è stata annunciata l’intesa sull’autonomia e in particolare su un accordo quadro.

Tuttavia, a poche ore di distanza, emergono le prime divergenze tra Cinque Stelle e Partito Democratico. Il premier Conte ha provato a rassicurare: “L’intesa è equilibrata” ha detto, ma lo scontro appare evidente. Il ministro Boccia auspica di poter far approvare la riforma entro l’anno attraverso la manovra di Bilancio, ma il Movimento 5 Stelle è contrario. Mercoledì è atteso un vertice di maggioranza proprio sul tema dell’autonomia.

Autonomia: maggioranza divisa

Con il passaggio in consiglio dei ministri dell’accordo quadro, dovrebbero essere definiti i Livelli essenziali delle prestazioni e di conseguenza dovrebbero essere stabiliti i trasferimenti e quanto ogni regione potrà trattenere. Tuttavia, sulla proposta di Boccia, emergono i primi dissapori per voce del pentastellato Gallo: “Nessun blitz verrà accettato. Il governo e Boccia si fermino su questa assurda proposta di presentare un emendamento sull’autonomia differenziata in legge di bilancio“.

Boccia ha quindi subito replicato specificando che Gallo non è “il capo politico del Movimento” e sul tema è quindi intervenuto il presidente della Camera Fico: “L’autonomia differenziata non deve spaccare il Paese, deve essere un’autonomia che deve calcolare prima i Lep, dove le risorse devono essere equamente distribuite“.

M5s: “Ipotesi inopportuna”

Oltre alle dichiarazioni di Gallo e Fico, arriva una nota ufficiale firmata Movimento 5 Stelle che sostiene le medesime tesi: “Riteniamo inopportuna l’ipotesi di inserire in legge di bilancio qualche disposizione attinente ad una riforma così importante per il Paese.

Auspichiamo che il ministro Boccia, dopo aver raggiunto l’intesa con le Regioni, faccia gli opportuni passaggi all’interno delle commissioni parlamentari di riferimento nonché le bicamerali competenti“.

Lo stop di Italia Viva

Il nuovo partito di Matteo Renzi sembra essere sulla stessa lunghezza d’onda dei pentastellati. “Sull’autonomia differenziata prima di esprimere un’opinione vogliamo vedere i testi, per noi ancora ignoti” ha detto il capogruppo Davide Faraone.

Sicuramente – ha proseguito – il tema non potrà essere affrontato in legge di bilancio ma va ben approfondito. Inoltre per Italia Viva è indispensabile prevedere un pieno coinvolgimento del Parlamento“.