Massimo Tartaglia: che fine ha fatto l'aggressore di Berlusconi

Undici anni fa l'aggressione a Silvio Berlusconi in piazza del Duomo: Massimo Tartaglia fu arrestato per lesioni pluriaggravate.

Era il 13 dicembre 2009 quando il nome di Massimo Tartaglia è balzato agli onori di tutte le cronache italiane per aver aggredito Silvio Berlusconi al termine di un comizio a Milano, in piazza Duomo.

L’aggressore si è accanito sull’allora Presidente del Consiglio colpendolo violentemente al volto con una statuetta, gesto per cui è stato subito arrestato. Oggi sono trascorsi 11 anni e sono in molti a chiedersi che fine abbia fatto Tartaglia.

Massimo Tartaglia: che fine ha fatto

L’aggressione avvenne poco dopo le 18 del 13 dicembre, in piazza del Duomo, nel pieno centro di Milano. Tartaglia, all’ora 42enne, fu subito arrestato per lesioni pluriaggravate.

Il giudice di allora gli riconobbe però l’incapacità di intendere e di volere valutando per lui il regime di libertà vigilata. Nel 2016, però, complice un percorso di cura presso una comunità terapeutica, la misura cautelare è stata revocata perché Tartaglia è stato giudicato “non pericoloso” dal giudice del tribunale di Sorveglianza. Ex perito elettronico, dopo il ritorno in libertà, si è reinventato una nuova vita come manutentore del verde in una cooperativa.

Intervistato solo qualche mese fa da Repubblica, raccontò: “Berlusconi aveva tutto e gli tirai una statuetta. Ora non lo odio più“.

L’aggressione

Massimo Tartaglia era tra il pubblico che quel pomeriggio era accorso in piazza del Duomo per assistere al comizio di Silvio Berlusconi. Tenendo tra le mani una statuetta del Duomo di Milano, l’uomo si è fatto strada tra la folla fino a raggiunge l’allora presidente del Consiglio.

Con violenza si è scagliato con il leader ferendolo in maniera grave al volto e procurandogli una grave ferita al labbro. Trasportato subito in ospedale, i medici gli diagnosticarono la frattura del setto natale e di due denti.