Fioramonti: "Soldi restituzioni a Di Maio, Patuanelli e D’Uva"

"Soldi restituzioni su conto a Di Maio, Patuanelli e D’Uva", le parole dell'ex ministro dell'Istruzione Fioramonti a Piazzapulita.

Parla Fioramonti, ex ministro dell’Istruzione dei 5Stelle, sulle restituzioni al Movimento: “Finivano su un conto intestato a Di Maio, Patuanelli e D’Uva”.

Le rivelazioni a Piazzapulita, mentre il Movimento continua a tremare sotto il peso di dimissioni ed espulsioni, in una crisi che appare senza fine.

Le rivelazioni di Fioramonti

Lorenzo Fioramonti è stato uno dei casi più clamorosi d’abbandono del Movimento Cinque Stelle, cui ne sono seguiti altri e sembra ne seguiranno ancora. L’ex ministro dell’Istruzione, ora al gruppo Misto, nella trasmissione di giovedì 9 gennaio a Piazzapulita di La7, ha però deciso di togliersi più di qualche sassolino dalla scarpa, attraverso alcune rivelazioni che sono pronte a scuotere ancora di più il gruppo politico stellato.

“Ho smesso di versare le restituzioni al M5s perché finivano in un conto privato intestato a Luigi Di Maio, Stefano Patuanelli e Francesco D’Uva. Nessuno sa come vengono utilizzati”. Inizia così Fioramonti, intervenendo proprio su un argomento caldo in questi primi giorni di gennaio. “Siamo passati da una donazione, che ho continuato a fare per il bilancio dello Stato, verso una donazione privata”, mossa che già dal Conte 1 – così come annunciato dallo stesso – non poteva essere tollerata o perpetrata: “Lo scrissi un articolo.

Serve una fondazione terza, anche nominata dal M5S, che gestisca questi soldi. Ci sono milioni e milioni di euro su questi conti”. Si aspettano ora le risposte dei diretti interpellati.

L’abbandono del M5S

A fine anno era arrivato su Facebook l’annuncio di Fioramonti sul suo abbandono del M5S, che aveva così giustificato: “Per aver mantenuto la parola, sono stato preso d’assalto da alcuni media, e va bene.

Ma gli attacchi più feroci sono arrivati dal Movimento 5 Stelle, non criticando la mia scelta, ma colpendo la mia persona. Anche se tutti sapevano da mesi come la pensavo. Sono molto deluso“. Valori personali non rispettati, cui sono seguiti numerosi attacchi che lo hanno sorpreso: “Senso di delusione profondo, più diffuso di quanto si voglia far credere”. Un annullamento secondo l’ex ministro della trasparenza, democrazia interna e vocazione ambientalista del Movimento, ormai persi nella pura amministrazione battente status quo.