Il tema della prescrizione ha nettamente spaccato la maggioranza di governo e non ha lasciato indifferente neppure Sergio Mattarella che, secondo alcune indiscrezioni del Quirinale, sarebbe irritato dalla situazione.
Nel caso in cui l’esecutivo non riuscisse a trovare un accordo, infatti, non si esclude l’ipotesi di tornare al voto. Alcuni retroscena descrivono il Presidente della Repubblica come spazientito e stanco dei continui attacchi tra le forze politiche. L’ultimo, in ordine temporale, è quello Zingaretti contro Italia Viva dopo la minaccia di Renzi sulla sfiducia al ministro Bonafede.
Prescrizione, la posizione di Mattarella
Il governo giallorosso è ancora diviso sul tema prescrizione: la discussione, però, ha preso un’altra piega. Con l’attacco di Renzi, infatti, il tema è passato dal lodo Conte bis alla sfiducia al ministro Bonafede. In tutto ciò, però, Sergio Mattarella si è detto spazientito, irritato e stanco dei continui attacchi: occorre trovare una mediazione sulla prescrizione. Un possibile sbocco potrebbe essere l’inserimento dell’accordo all’interno del decreto Milleproroghe, ma ciò causerebbe l’insorgenza della Corte Costituzionale.
L’alternativa dunque pare essere un decreto-legge del governo nel quale però non vengano enunciati tempi infiniti per i processi. Prima di autorizzarlo, infatti, Mattarella chiederebbe un necessario collegamento con il processo penale.
In caso di mancato accordo, infine, Mattarella è pronto a sciogliere le Camere. Il tal caso, dopo il referendum sul taglio dei parlamentari, si adotterebbe in fretta una legge elettorale per poi tornare alle urne.