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Giuseppe Conte, cosa è cambiato nel nuovo discorso al Senato?

Giuseppe Conte

Giuseppe Conte è al Senato per il voto di fiducia al governo. Il suo discorso ha ripreso quello fatto ieri alla Camera ma con otto importanti differenze.

Oggi è il giorno della fiducia al Senato per il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il governo. Questa sera è attesa la tanto agognata votazione. Conte ha già pronunciato il suo discorso al Senato in mattinata. Un discorso che ha ricalcato quello proferito ieri alla Camera dei Deputati. Il premier, tuttavia, ha attuato alcune modifiche particolarmente rilevanti al suo discorso.

1. Giuseppe Conte e la questione Renzi

Conte si è espresso con toni estremamente duri nei confronti di Matteo Renzi, il leader di Italia Viva, forse, ancora più pesanti di quelli sentiti in precedenza. “È difficile lavorare con chi semina mine sul percorso comune”, ha detto in una sferzata diretta nei suo confronti. Ha anche continuato a non utilizzare mai direttamente il nome quando si riferiva a lui. Infine, ha nuovamente tirato in ballo lo snellimento della burocrazia e i commissari per le opere, argomenti con cui c’erano più divergenze proprio con Italia Viva.

2. La politica internazionale

Nel discorso precedente Conte sembrava quasi equiparare i rapporti con gli Stati Uniti a quelli con Cina. Ciò aveva anche suscitato diverse critiche nei suoi confronti. Di conseguenza, oggi ha sottolineato la maggiore importanza che hanno le relazioni e la cooperazione con gli altri partner europei e gli Stati Uniti. Oltre a ciò, ha detto che i rapporti devono basarsi sui fondamenti e valori della democrazia.

3. Il meridione

Nel suo ultimo discorso Conte ha dato maggior spazio alla questione meridionale. Il fatto di non averne parlato molto nell’orazione precedente, era anche stato un altro motivo di critica nei suoi confronti. Su tale tema ha presentato diversi promesse e rivendicazioni a riguardo.

4. La legge elettorale

Su questo argomento Conte ha ribadito la sua posizione. Ha, infatti, affermato che è fondamentale il sistema proporzionale. Ha, però, aggiunto che il Parlamento deve detenere il primato in questo ambito.

5. Rivangare gli errori passati

Conte si è anche soffermato sulla sanità e l’economia, esponendo quello che è stato fatto dalla squadra di governo. Questa volta, però, non ha affermato che stanno “recuperando i ritardi degli ultimi venti anni”. Mossa che probabilmente vuole mettere in luce positiva la sua persona e il governo.

6. Il no alle rendite di posizione

Un’altra aggiunta al discorso è la dichiarazione che il governo sia intenzionato a ostacolare le rendite di posizione.

7. La frammentazione

Conte si è espresso contro qualsiasi tipo di riforma maggioritaria. Secondo lui, il problema della frammentazione non si risolve in quel modo. La sua idea è quella di creare un sistema che permetta la presenza di tutte le svariate visioni politiche o posizioni nei confronti delle varie tematiche. Le diverse discussioni e trattative per la collaborazione al governo verrebbero a tenersi nel periodo precedente e subito dopo le elezioni.

8. L’importanza delle “idee e i progetti

Conte ieri aveva fatto una sorta di appello ai senatori di ogni schieramento politico. La richiesta era quella di supporto. Ciò non può non mostrare una qualche forma di esortazione al “trasformismo politico”. Questo è stato il punto più aspramente contestato del discorso. Oggi, invece, il premier ha precisato “ i voti contano e sono molto importanti ma contano di più le idee e i progetti”.