Premier League: il Chelsea sbaraglia il West Ham. Ma che ne sarà di Conte?

Inarrestabile Chelsea che ha battuto anche gli "Hammers", con gol di Hazard e Costa, ritornando a un +10 sul Tottenham. Conte ancorato al suo contratto. In fondo, è solo la legge del più forte. E il più forte, in questo caso, è stato il Chelsea di Antonio Conte. Il match in questione è quello ...

Inarrestabile Chelsea che ha battuto anche gli “Hammers”, con gol di Hazard e Costa, ritornando a un +10 sul Tottenham. Conte ancorato al suo contratto.

In fondo, è solo la legge del più forte. E il più forte, in questo caso, è stato il Chelsea di Antonio Conte. Il match in questione è quello del posticipo serale della 27° giornata di Premier League, dove la formazione del tecnico salentino si è confermata anche sul terreno dell’Olympic Stadium mettendo a tappeto il West Ham. Nonostante un inizio equilibrato, il derby si è tinto di blu già a partire dal 25′, quando Hazard ha fulminato Randolph con una bomba da dentro l’area di rigore.

Il raddoppio, invece, è giunto nei primi minuti della ripresa, grazie alla 17° rete in campionato di Diego Costa, che si è rivelato molto abile a trovare il secondo gol da un calcio d’angolo. Gli “Hammers” hanno risposto “presente!” soltanto nel recupero finale, con la rete di Lanzini.

Grazie a questa vittoria, la squadra di Conte è salita a 66 punti in classifica e ha nuovamente staccato di 10 punti il Tottenham.

Per l’ex commissario tecnico della Nazionale azzurra, è l’ennesima vittoria importante. Un altro passo decisivo verso il titolo in Inghilterra. Ma che dire del futuro del ct? Un’eventuale conquista della Premier League non fornirebbe comunque adeguata garanzia di una sua permanenza. Antonio Conte si annovera tra i tecnici più ricercati al mondo, ma potrebbe anche partire. “Ho un contratto col Chelsea – chiarisce l’allenatore durante la conferenza stampa prima del match – Stiamo cercando di fare qualcosa di importante.

Non ho alcun contatto con l’Inter. Voglio rimanere e vincere con questa squadra. Ogni tecnico, del resto, spera di non doversene andare, perché significa che sta lavorando bene. Ad oggi, stiamo gettando delle basi importanti per il futuro. Il mio unico problema è che la mia famiglia è in Italia. E mi manca. Ciò nonostante, mi sto organizzando per portarla qui”.