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Proteste dei Giovani in Madagascar: La Rivolta Contro il Governo di Rajoelina

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La situazione in Madagascar sta diventando sempre più tesa, con giovani attivisti che richiedono un passo indietro del presidente.

La situazione politica in Madagascar si sta intensificando, con una crescente mobilitazione da parte di un movimento di protesta guidato dai giovani. Il presidente Andry Rajoelina si trova a fronteggiare richieste di dimissioni formulate da un gruppo noto come Gen Z, che accusa il governo di non garantire servizi fondamentali come acqua ed elettricità.

Il 25 settembre ha segnato l’inizio di manifestazioni quotidiane che hanno visto migliaia di persone scendere in piazza, particolarmente nella capitale Antananarivo. Nonostante il governo abbia cercato di mantenere la calma, gli scontri con le forze dell’ordine hanno portato a un tragico bilancio di almeno 22 vittime, secondo le stime delle Nazioni Unite.

La risposta del presidente Rajoelina

In un discorso trasmesso sulla sua pagina Facebook, Rajoelina ha cercato di rassicurare il paese, dichiarando di essere aperto al dialogo e alla ricerca di soluzioni. Tuttavia, ha anche accusato alcuni politici di tramare per approfittare della situazione attuale e di aver pianificato un colpo di stato mentre era in visita alle Nazioni Unite a New York.

Le accuse di complotto

Il presidente ha affermato che ci sono forze esterne interessate a destabilizzare il Madagascar e ha invitato i cittadini a non farsi influenzare da queste manovre. Senza specificare alcun nome, Rajoelina ha lanciato un allarme, affermando che alcune persone cercano di distruggere il paese attraverso le manifestazioni.

Le reazioni del movimento Gen Z

Il gruppo di protesta, conosciuto come Gen Z, ha respinto le affermazioni di Rajoelina, definendo il suo discorso come privo di senso e chiedendo una risposta positiva alle loro rivendicazioni entro 24 ore. I manifestanti hanno minacciato di intraprendere ‘tutte le misure necessarie’ se le loro richieste non saranno accolte.

Proteste in altre città

Le manifestazioni non si sono limitate alla capitale; anche in altre città come Mahajanga, Toliara e Fianarantsoa, i cittadini hanno fatto sentire la loro voce, evidenziando un malcontento diffuso che attraversa il paese.

Contesto socio-economico del Madagascar

Nonostante le sue ricchezze naturali, il Madagascar è uno dei paesi più poveri del mondo. Secondo la World Bank, nel 2022 circa il 75% della popolazione viveva al di sotto della soglia di povertà. Questa situazione ha alimentato le frustrazioni tra i giovani, che si sentono trascurati e abbandonati dal governo.

Le recenti tensioni hanno costretto Rajoelina a riorganizzare il suo governo, invitando a un dialogo con vari gruppi della società. Ha affermato di aver incontrato diverse rappresentanze nei giorni successivi per discutere della situazione, mostrando un apparente tentativo di rispondere alle preoccupazioni dei cittadini.

Cyberattacchi e manipolazione digitale

In un momento di crisi, la ministra degli Esteri, Rasata Rafaravavitafika, ha rivelato che il Madagascar sta affrontando un attacco informatico massiccio e una campagna di manipolazione digitale proveniente dall’estero. Secondo le sue dichiarazioni, gruppi opportunistici avrebbero infiltrato le manifestazioni per sfruttare la vulnerabilità dei giovani.

Rajoelina, ex sindaco di Antananarivo, ha avuto un percorso politico tumultuoso. Dopo aver preso il potere nel 2009 tramite un colpo di stato, è stato rieletto nel 2018 e nuovamente nel 2023. La sua leadership è ora messa in discussione in un contesto di crescente discontento sociale.