Milano, 13 ott. (askanews) – In un tempo attraversato da guerre, crisi e divisioni la psicologia può e deve farsi promotrice di pace. È il messaggio al centro del convegno promosso dal Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi (Cnop) l’11 ottobre a Roma, in occasione della Giornata Nazionale della Psicologia 2025. Un’occasione di confronto e riflessione aperta dall’intervento della presidente del Cnop Maria Antonietta Gulino.
“Oggi è la decima Giornata nazionale della psicologia, siamo qui come comunità professionale a interrogarci su temi così importanti per la nostra professione e anche per la salute pubblica, la salute sociale, e il tema è quello della pace. Ci sta a cuore, perché se intorno a noi ci sono elementi di stress, ci sono situazioni difficili, tragiche, sicuramente anche il benessere e la salute psicologica ne risentono” ha detto.
Tra i saluti istituzionali, quelli della vice ministra del Lavoro, Maria Teresa Bellucci, che ha ricordato come “in un periodo storico così complesso, la psicologia assuma un ruolo centrale per ricostruire i legami, promuovere la coesione sociale e una pace stabile e duratura. Come Governo – ha aggiunto – continueremo a lavorare per valorizzare il ruolo fondamentale degli psicologi e promuovere la cultura del benessere mentale”.
Presenti anche la presidente della Fondazione Adriano Ossicini Elisabetta Camussi e numerosi esperti, docenti universitari e professionisti del settore, tra cui Massimo Ammaniti, Maria Rita Parsi, Roger Solomon e Clara Mucci. Nel corso dei lavori è intervenuto anche Lorenzo Musardo, in collegamento dal fronte di Gaza, che ha portato la sua testimonianza diretta sui traumi psicologici dei conflitti e sul valore dell’ascolto nei contesti di emergenza umanitaria.
Momento centrale della giornata, la consegna del Premio “Psicologi per la Solidarietà – Assisi 2025” al professor Franco Vaccari, fondatore di Rondine Cittadella della Pace, progetto internazionale che da anni trasforma i conflitti in occasioni di dialogo e convivenza.