Il presidente Vladimir Putin ha ufficialmente confermato l’intenzione della Russia di creare una “zona cuscinetto” lungo le frontiere con l’Ucraina. Questa misura, presentata come un’azione preventiva per difendere le regioni di confine da possibili attacchi, alimenta ulteriormente le tensioni in un’area già fortemente instabile. Ma cosa significa davvero questa “zona cuscinetto”? Ecco la verità.
Putin e il vertice tra Mosca e Kiev in Vaticano
Il Cremlino non conferma i possibili colloqui in Vaticano tra Mosca e Kiev a metà giugno. Il portavoce Peskov ha dichiarato che non ci sono ancora accordi definiti e si sta lavorando per applicare quelli di Istanbul.
Putin preoccupa tutti: la verità sulla “zona cuscinetto” ai confini dell’Ucraina
Con l’aumentare delle tensioni lungo il confine russo-finlandese, Vladimir Putin ha annunciato la creazione di una “zona cuscinetto” ai confini con l’Ucraina per proteggere le regioni di frontiera da possibili attacchi.
“Una decisione è stata presa e le nostre forze armate stanno ora svolgendo il compito“, ha affermato Putin nel corso di una riunione di governo, come riportato dall’agenzia Tass.
Intanto, crescono i timori per una possibile espansione russa verso la Finlandia. Sebbene il presidente americano rassicuri sulla sicurezza di Helsinki e Oslo, l’Europa prende precauzioni: la Germania ha inviato truppe e mezzi militari in Lituania. Immagini satellitari confermate dalla Nato mostrano un rafforzamento delle basi russe lungo il confine finlandese, dove Helsinki si prepara al peggio, consapevole che Mosca potrebbe aumentare la sua presenza una volta conclusa la guerra in Ucraina.
A tal proposito, il contesto politico attuale sembra allontanare ogni possibilità di un accordo imminente. Secondo fonti, l’ex presidente americano Donald Trump avrebbe riferito ai leader europei che Putin non è disposto a fermare la guerra, convinto di avere il vantaggio.