Campbell Jones, ciclista mentre pedalava lungo un’autostrada in Australia con la sua ragazza ha avuto una bella sorpresa.
Il ciclista lungo la strada già aveva notato il simpatico Quokka, e aveva pensato di fargli una foto. Per questo si era fermato ma non era riuscito a scattare la foto.
Quando Campbell stava per risalire sulla sua bici, il piccolo Quokka lo aveva rincorso. Quando il ragazzo si gira il cucciolo apre le braccia e si lancia verso di lui, come per abbracciarlo. I Quokkas sono animali molto dolci, non temono predatori e nemmeno gli uomini.
Per questo motivo sono molto affettuosi e desiderosi di contatto.
L’incontro avuto è stato inaspettato e molto felice per il ciclista, che ha approfittato per farsi un selfie con l’animale.
I Quokkas sono animali felici; infatti sembrano proprio avere un sorriso stampato e amano molto l’uomo. Il Quokka è stato nominato l’animale più felice al mondo. E’ buffo e curioso. Secondo molte associazioni animaliste, purtroppo sembra che l’animale in questione rischi l’estinzione.
Si tratta di un marsupiale erbivoro e vive in una piccola area nel sud-ovest dell’Australia occidentale. Facendo parte della famiglia dei canguri salta. Le orecchie sono rotonde e il musetto sorridente.
Non è raro per questi animali andare contro le persone, proprio perchè si fidano e sono cordiali. Questo loro modo di essere potrebbe essere il motivo principale del rischio di estinzione che corrono questi bellissimi esemplari.
Sembra che il quokka sia preda preferita di volpi e dingo. Ed è proprio questo il motivo per cui rischia l’estinzione. L’animale non sa difendersi e risulta essere molto vulnerabile quando viene attaccato.
Sul web impazzano video e foto che li ritraggono.
Infatti molte persone innamorate di questi simpatici animaletti, si dilettano a fotografarli e a girare dei video. Molti turisti spesso incontrano durante il loro tragitto in quelle zone i simpatici animali. Si spera che si faccia qualcosa in più per difendere questi animali. Che vengano adottate delle misure per proteggerli da attacchi di volpi e predatori feroci. In questo senso sono da anni impegnate molte associazioni, che hanno già denunciato il rischio che i piccoli marsupiali corrono.