> > Regista Klapisch: giovani specchio del tempo, oggi meno entusiasmo Ue

Regista Klapisch: giovani specchio del tempo, oggi meno entusiasmo Ue

Roma, 5 nov. (askanews) – “É sempre molto interessante incontrare i giovani, spesso

vado all’estero a presentare i miei film, nelle

Università in Cina, India, Russia è Stati Uniti, per me è molto interessante incontrare i giovani, quella generazione, perché a mio avviso in quella fascia d’età, rappresentano molto di più la loro epoca, più di quanto non possano fare le persone della mia età o la generazione dei 40enni, perché loro sono a contatto con l’oggi, ascoltano la musica appena uscita, vivono la vita, vivono il presente e sono molto rappresentativi di quello che è il nostro tempo”: lo ha detto ad askanews il regista francese Cédric Klapisch, in Italia per promuovere il suo nuovo film “I Colori del tempo” distribuito da Teodora Film e in sala dal 13 novembre, a margine della presentazione all’ambasciata francese in Italia del Prix Palatine 2026, premio cinematografico binazionale assegnato dagli studenti delle scuole superiori di Italia e Francia.

“Ho fatto una specie di sequel dell’Appartamento spagnolo, Salad Greque, tre anni fa, che ho girato in Grecia. I protagonisti sono i figli di quelli che all’epoca, vent’anni fa, avevano 25 anni. È stato interessante vedere che non era possibile raccontare le stesse cose, penso che ci sia meno entusiamo sulla costruzione dell’Unione europea, ci sono più problemi in Europa. L’Appartamento spagnolo era degli anni Duemila. Meno entusiamo, mentre al tempo si pensava che costruzione dell’Europa fosse costruzione della pace. L’idea dell’Europa era di vivere in pace assieme. Oggi non c’è più quell’idea, l’Europa viene vista più dal suo lato economico.

Oggi la Brexit e la guerra in Ucraina sono cose molto più drammatiche oggi”, ha aggiunto il regista de “L’Appartamento spagnolo” (2002).

Il Prix Palatine 2026, unico premio cinematografico binazionale assegnato dagli studenti delle scuole superiori di Italia e Francia, quest’anno ha ottenuto il prestigioso patrocinio dell’Unesco e coinvolgerà 3.000 studenti e oltre 50 proiezioni organizzate in entrambi i Paesi, dando priorità a inediti e anteprime.

La selezione 2026 del Prix Palatine è stata rivelata durante la presentazioen a Palazzo Farnese. In Francia, la giuria giovane vedrà “Testa o croce?” di Alessio Rigo de Righi e Matteo Zoppis, un audace western ambientato tra la Maremma e la leggenda, Duse di Pietro Marcello, ritratto visionario della “Divina” Eleonora Duse, e Un anno di scuola di Laura Samani, racconto di formazione ispirato a Giani Stuparich.

In Italia, gli studenti scopriranno “I colori del tempo” di Cédric Klapisch, viaggio nella Parigi impressionista e riflessione sul progresso e sulla memoria, “Dossier 137” di Dominik Moll, thriller morale nella Parigi dei gilet gialli. Entrambi i film sono distribuiti da Teodora. Un terzo titolo sarà scelto con il Festival Rendez-vous-Nuovo cinema francese, confermando il legame del Prix Palatine con le principali istituzioni del cinema francese.