Un altro episodio tragico torna a colpire la comunità di Rezzato: una donna di 49 anni è morta sui binari della linea ferroviaria Milano-Venezia, nello stesso luogo in cui due anni fa aveva perso il figlio. La vicenda riporta l’attenzione su un dolore familiare profondo e sulle conseguenze devastanti della disperazione, lasciando un’intera cittadina sotto shock.
Disagi sulla linea ferroviaria e indagini concluse a Rezzato
L’investimento ha obbligato alla sospensione immediata della circolazione ferroviaria in entrambe le direzioni, causando ritardi significativi per treni regionali e ad alta velocità, con rallentamenti fino a diverse ore e alcune cancellazioni.
Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri, Polfer e tecnici di Rete Ferroviaria Italiana, impegnati nelle operazioni di messa in sicurezza e nei rilievi. Le verifiche delle forze dell’ordine hanno escluso qualsiasi ipotesi diversa dal gesto volontario.
Solo dopo la mezzanotte la linea è tornata pienamente operativa, mentre la comunità resta scossa da un duplice lutto familiare che ha riportato alla memoria la tragedia del giovane scomparso nel dicembre 2023.
Rezzato, madre muore sui binari come il figlio due anni prima: il messaggio d’addio
La sera di ieri, giovedì 13 novembre, lungo la linea ferroviaria Milano–Venezia, nei pressi di Rezzato, si è consumato un episodio drammatico che ha profondamente scosso il territorio. Una donna di 49 anni, originaria di Botticino, ha messo fine alla propria vita lanciandosi sotto un convoglio in transito, nello stesso punto in cui due anni prima aveva perso il figlio ventunenne.
Come riportato da Brescia Today, prima di allontanarsi da casa avrebbe confidato le sue intenzioni a un’amica, che avrebbe immediatamente avvisato i familiari e le autorità. Nonostante le ricerche avviate già al tramonto, la donna avrebbe raggiunto un sentiero vicino all’isola ecologica di via Papa Giovanni XXIII e, intorno alle 20.30, ha compiuto il gesto estremo.
All’arrivo dei soccorsi non è stato possibile fare nulla se non constatarne il decesso, lasciando il paese in uno stato di profonda incredulità e dolore.