Non accenna a placarsi lo scontro diplomatico tra Italia e Francia. Matteo Salvini rilancia le sue critiche a Emmanuel Macron, definendolo “permaloso”, nonostante il richiamo ufficiale dell’ambasciatrice italiana a Parigi. Silenzio da Palazzo Chigi: la premier Giorgia Meloni, finora, non ha commentato le parole del ministro, alimentando tensioni e polemiche sul piano internazionale.
Salvini-Macron: silenzio del governo e reazioni dall’opposizione
Il comportamento del leader leghista ha messo in difficoltà il governo, che ha mantenuto toni concilianti nei contatti con Parigi. Il presidente dei senatori Massimiliano Romeo e il capogruppo alla Camera Riccardo Molinari hanno confermato la posizione del partito sul “no a qualsiasi escalation”, mentre alcuni esponenti del centrodestra, come Maurizio Lupi, hanno criticato i toni di Salvini pur sottolineando la linea ufficiale del governo.
Il ministro Matteo Piantedosi ha tentato di smorzare la polemica, osservando che le dichiarazioni di Salvini, seppur forti, rientrano nella normale dialettica politica. Le opposizioni, invece, hanno denunciato l’imbarazzo internazionale creato dalle esternazioni, con la segretaria del PD Elly Schlein che ha invitato il vicepremier a concentrarsi su problemi concreti come i ritardi nei trasporti.
Richiamo dell’ambasciatrice ignorato: Salvini insiste, nuovo affronto pubblico a Macron
Dopo un incidente diplomatico con il presidente francese Emmanuel Macron, che ha portato alla convocazione dell’ambasciatrice italiana a Parigi, il vicepremier Matteo Salvini ha continuato a sollevare polemiche pubbliche. Dal palco di un convegno della Lega a Pinzolo, in Trentino, Salvini ha definito Macron “permaloso” e ha scherzato sul processo Open Arms, ironizzando sulla possibilità di chiedere asilo politico in Francia.
Le sue esternazioni non hanno mostrato alcuna forma di ritrattazione, e la presidente del Consiglio Giorgia Meloni non ha preso posizione, mentre le opposizioni hanno chiesto chiarimenti senza ottenere risposta. Fonti diplomatiche francesi hanno giudicato le dichiarazioni inaccettabili, ma Salvini ha definito spropositata la reazione di Parigi, ribadendo il rifiuto dell’Italia a inviare truppe europee in Ucraina.
“Non mi sembra he ci sia stato nessun insulto. A una domanda di un vostro giornalista che mi chiedeva un commento alla richiesta di Macron di inviare soldati europei io ho detto semplicemente no, mai, che da sempre è la posizione del governo italiano. Macron da mesi parla di esercito europeo e ha detto siamo pronti a combattere. No, parla a nome tuo. Attaccati al tram è un detto simpatico milanese per dire non ci penso neanche. Non ho alcuna intenzione di tornare a polemizzare con Macron ma se me lo richiedesse io risponderei ancora no, no e ancora no. Magari gliel’avranno tradotta male”.