Un anniversario doloroso
Il 28 maggio segna un momento cruciale nella storia italiana: 51 anni fa, una bomba esplose in Piazza della Loggia a Brescia, causando la morte di otto persone e ferendo oltre cento cittadini. Questo attentato, di matrice neofascista, non solo ha spezzato vite innocenti, ma ha anche rappresentato un attacco diretto alle istituzioni democratiche del Paese.
La strage è un doloroso promemoria della fragilità della democrazia e della necessità di vigilanza continua contro ogni forma di violenza e odio.
La reazione della Repubblica
In occasione di questo triste anniversario, il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato l’importanza della memoria e della giustizia. La sua dichiarazione evidenzia come la risposta unita delle istituzioni democratiche, dei partiti politici e delle associazioni civili abbia contribuito a difendere i valori fondamentali della Costituzione. La lotta contro il terrorismo eversivo di quel periodo è stata lunga e difficile, ma ha visto prevalere le risorse morali di chi ha combattuto per la libertà e la democrazia. La giustizia, sebbene tardiva, è finalmente giunta, portando una prima sentenza contro gli esecutori materiali dell’attentato.
Il ricordo delle vittime
Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, ha espresso la sua vicinanza ai familiari delle vittime, sottolineando l’importanza di custodire la memoria di quel tragico evento. La solidarietà e il ricordo alimentano una comunità di persone libere, unite nel rifiuto di ogni forma di violenza. La strage di Piazza della Loggia deve servire da monito per le generazioni future, affinché non si dimentichi mai il prezzo pagato per la libertà e la giustizia. La memoria di quei momenti bui deve spingere tutti a lavorare quotidianamente per rafforzare le fondamenta della democrazia e per garantire che simili atrocità non si ripetano mai più.