> > Russia: Spruds, 'Europa rafforzi Nato, minaccia Putin ci terrà im...

Russia: Spruds, 'Europa rafforzi Nato, minaccia Putin ci terrà impegnati a lungo'

default featured image 3 1200x900

Roma, 25 gen. (Adnkronos) - "Se volete la pace preparate la guerra", esordisce così, in un'intervista al Corriere della Sera il ministro della Difesa lettone Andris Spruds, contrario tuttavia a un esercito europeo e invece a favore del rafforzamento della Nato, visto il "p...

Roma, 25 gen. (Adnkronos) – "Se volete la pace preparate la guerra", esordisce così, in un'intervista al Corriere della Sera il ministro della Difesa lettone Andris Spruds, contrario tuttavia a un esercito europeo e invece a favore del rafforzamento della Nato, visto il "persistere della minaccia russa". "Abbiamo scenari molto gravi di fronte a noi – afferma – Nella Nato condividiamo la percezione della Russia come una minaccia strategica.

Noi alleati abbiamo concluso al summit di Madrid che occorreva fare passi comuni dopo l’attacco del 24 febbraio 2022. Ma non è solo una minaccia contro i Paesi baltici. L’eventuale invasione di uno di noi andrebbe trattata come contro tutti. Stiamo lavorando per migliorare le difese. In Lettonia il comando Nato è del contingente canadese e siamo immensamente grati per la presenza dei soldati italiani. Abbiamo qui da noi 11 contingenti stranieri, oltre a soldati americani, danesi; gli svedesi hanno annunciato l’intenzione di aggiungersi. Siamo felici che il nostro Paese ospiti soldati provenienti da oltre la metà dei membri della Nato. Mi sembra sia la risposta migliore alle sfide lanciate dalla Russia".

"Occorre investire di più nella difesa comune – aggiunge Spruds – Lo continuiamo a ripetere, si devono incrementare le industrie militari". Riguardo il pessimismo nelle opinioni pubbliche occidentali rispetto alla capacità di resistenza ucraina, "pessimismo e ottimismo dipendono dalle aspettative – afferma – Un anno fa le nostre erano molto alte. E dunque siamo rimasti delusi. Oggi siamo probabilmente troppo pessimisti. Il fatto è che sarà una lunga guerra contro l’imperialismo russo. La guerra è anche a difesa dei trattati e dell’ordine internazionale. Se falliamo in Ucraina mettiamo in gioco l’ordine mondiale. Ecco perché il sostegno all’Ucraina riguarda il futuro di tutti noi. Sui campi di battaglia si stanno già prendendo provvedimenti e cambiando strategie. L’impegno europeo cresce, penso ai Leopard tedeschi, alla nuova determinazione di Berlino, alla nuova presenza di Svezia e Finlandia. Ripeto: sarà fondamentale adattare le nostre economie alle necessità finanziare della guerra di lungo periodo. Ma non esagererei col pessimismo: siamo determinati a sostenere l’esercito ucraino. E non dimentichiamo l’enorme superiorità delle economie e degli eserciti dei Paesi Nato, il rapporto è assolutamente asimmetrico. La Russia conduce una guerra brutale, senza alcun rispetto della vita neppure dei propri soldati, però non dobbiamo mai sottovalutare la nostra forza".

"Sono stato a Kiev in dicembre – conclude il ministro – Certo ci sono problemi, ma anche la determinazione a continuare a combattere per vincere. E non dimentichiamo che in Russia le cose sono molto meno solide di quanto ci vogliono lasciare credere". Quanto al pericolo di una guerra atomica, "finora Putin ha giocato a minacciarci, per fare pressione. Ma sa bene che ci sarebbero conseguenze troppo gravi". E se vincesse Trump, aggiunge, "è già stato presidente e nei suoi anni la Nato si è rafforzata sia nel Baltico che in Polonia. Trump ha sempre insistito perché gli alleati investissero almeno il 2% del loro Pil per la difesa: non posso che concordare". Riguardo l'ipotesi di un esercito europeo, risponde "bene a una forza di spedizione rapida di 5.000 uomini per interventi a difesa delle ambasciate. Ma che non si sostituisca alla Nato. Non dimentichiamo che noi europei siamo il 20% dell’Alleanza: Usa, Inghilterra, Turchia e Canada restano alleati vitali".