Come vincere l’amaxofobia con l’aiuto di uno psicologo

L’amaxofobia è una fobia a tutti gli effetti, al pari della paura dei ragni, dei rettili o degli spazi ristretti: come superarla?

L’amaxofobia è la paura di guidare. Non tutti la conoscono ma si tratta di una patologia estremamente diffusa a livello mondiale e piuttosto invalidante. Non riuscire a guidare implica necessariamente il fatto di dipendere da qualcuno, anche per le azioni più semplici come ad esempio andare a fare la spesa o prendere un aperitivo al bar. È vero che esistono i servizi pubblici, come navette, pullman o tram, ma nella maggior parte dei casi sono scomodi o poco fruibili (si pensi agli orari delle corse).

L’amaxofobia è una fobia a tutti gli effetti, al pari delle altre quali ad esempio la paura dei ragni, dei rettili o degli spazi ristretti, le quali però non hanno risvolti così tanto invalidanti.

Cause e sintomi dell’amaxofobia

L’amaxofobia può scaturire da un’esperienza traumatica (ad esempio un incidente stradale) o può derivare dall’apprendimento di determinate informazioni, che derivano dall’esperienza negativa di terze persone.

L’amaxofobia si manifesta attraverso gli stessi sintomi dell’ansia, cioè sudorazione, tremore e in alcuni casi attacchi di panico. In questi casi risulta di fondamentale importanza chiedere aiuto ad un terapeuta: solo grazie all’intervento continuativo di una figura professionale esperta sarà possibile superare questa fobia.

Ciò non significa necessariamente recarsi fisicamente presso lo studio di uno psicoterapeuta: oggi infatti grazie alla tecnologia è possibile intraprendere un percorso terapeutico preparato su misura da psicologi online tramite un’app per smartphone.

Esistono svariate applicazioni che permettono di svolgere una terapia a distanza di valore aggiunto, anche in modo anonimo: Cozily è tra queste quella maggiormente consolidata in Italia.

Diffusione e caratteristiche dell’amaxofobia

Recenti studi dimostrano che l’amaxofobia è una problematica piuttosto diffusa: sembra infatti che circa il 33% della popolazione ne sia affetta. La sua declinazione fattuale può variare moltissimo: esistono soggetti che non riescono nemmeno a salire su un veicolo ed altri invece che provano paura soltanto se si trovano alla guida su determinate tratte stradali.

Esiste chi non riesce a guidare da solo o, viceversa, chi non riesce a guidare con molte persone in automobile. Spesso l’amaxofobia è connessa con la agorafobia o la claustrofobia: per via ad esempio del timore di lasciare i luoghi in cui ci si sente maggiormente protetti, per la paura di essere investiti da un grosso mezzo o di morire di infarto mentre si è alla guida.

Consigli per superare l’amaxofobia

Per imparare a gestire questa particolare fobia è vivamente consigliato rivolgersi ad una figura professionale, come già anticipato in precedenza all’interno dell’articolo. Nei casi più complessi potrebbe essere utile avvalersi anche di strumenti tecnologici, quali ad esempio simulatori di guida virtuali: in questo modo sarebbe possibile approcciarsi in modo graduale e sicuro alla guida inibendo lo sviluppo di pensieri negativi.