Sanità pubblica, tempi lunghi e ticket caro come nel privato

Ecco i dati relativi ai costi, ai tempi d'attesa nella sanità pubblica e in quella privata: l'indagine in Lazio, Campania, Lombardia e Veneto.

E’ stata appena condotta una ricerca sui tempi d’attesa e sui costi della prestazione sanitaria nei diversi sistemi regionali.

Questa indagine mette a confronto, nell’arco di tre anni, i sistemi sanitari di Veneto, Lombardia, Campania e Lazio, a campione sono stati presi ben 26 milioni di cittadini. L’indagine ha cercato di far luce su un settore così importante e delicato, come la sanità pubblica.

I numeri

I tempi d’attesa per una visita nella sanità pubblica sono generalmente di 65 giorni, 7 giorni nel privato e 6 giorni in intramoenia, ossia la libera professione intramuraria.

I tempi d’ attesa della sanità pubblica sono superiori rispetto al privato convenzionato.

Possiamo fare alcuni esempi di tipi di prestazioni: per una risonanza magnetica articolare, nel pubblico, si devono aspettare 22,6 giorni, per una colonscopia anche 96,2 giorni. Per le stesse prestazioni si arriva ai 4,4 giorni, in intramoenia, per una rx articolare, a 6,7 per una colonscopia. Nel privato convenzionale invece si deve attendere dai 8,6 ai 46,5 giorni.

Secondo gli studi i tempi di attesa sembrano essersi allungati anno dopo anno; un esempio: una visita oculistica nel pubblico, nel 2014 richiedeva circa 61 giorni d’attesa a fronte degli attuali 88, nel privato sempre per la stessa visita si aspettava 6 giorni.

Se ci soffermiano sui costi invece, non troviamo una differenza così ampia tra i diversi settori: su un campione pari al 44% della popolazione è emerso come i costi per la stessa prestazione, tra i due settori, siano sempre meno lontani.

Per una visita privata si spende una cifra poco superiore rispetto a quella del pubblico. Capita a volte che i prezzi del privato siano uguali o di poco superiori rispetto ai costi dei liberi professionisti.

Differenze tra le regioni

Tra le varie regioni esistono grandi diversità, come ribadisce anche Federico Spandonaro, direttore del Crea, ” grande variabilità regionale, come anche tra strutture diverse e prestazioni”. La Lombardia per esempio detiene un primato negativo: è la regione con i tempi d’attesa più lunghi, in assoluto.

Questo fattore potrebbe essere condizionato anche dal grande numero di pazienti che la regione accoglie, soprattutto dal Sud Italia. La stessa regione però ottiene i risultati migliori per quanto riguarda l’efficienza.

La Campania invece si conferma la regione con il maggior numero di posti letti privati, seguita dal Lazio e dalla Lombardia; il Veneto invece con 0,26 letti privati è seconda solo alla Liguria, confermandosi la regione con il primato di posti letti nel pubblico.

Per quanto riguarda il confronto sulla spesa per le visite si possono evidenziare costi più sostenuti per la Lombardia, con punte di 490 euro per la coronagrafia, e costi inferiori nelle regioni come Campania e Lazio. Una visita oculistica in Lombardia costa 117,1 euro, in Veneto 104,1, nel Lazio 84,5 e 80,7 in Campania.