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La Arabia Saudita ha annunciato un ambizioso programma di aiuti destinato a sostenere la ricostruzione della Siria, colpita da anni di conflitto. Con l’obiettivo di rafforzare i legami con le nuove autorità siriane, il regno investirà nella rimozione delle macerie e nella ricostruzione di infrastrutture vitali per la popolazione. La charity statale King Salman Humanitarian Aid and Relief Centre (KSRelief) ha reso noto che il progetto prevede la rimozione di circa 75.000 metri cubi di detriti da Damasco e aree limitrofe.
Dettagli del progetto di aiuto
Il programma di KSRelief, presentato domenica, include la ricostruzione di 34 scuole in diverse province, tra cui Aleppo, Idlib e Homs, e la ristrutturazione di panifici danneggiati. Abdullah Al Rabeeah, a capo di KSRelief, ha affermato durante un evento a Damasco che «siamo onorati di dare avvio a numerosi progetti umanitari per il popolo siriano», sottolineando l’importanza di interventi nei settori della salute, della sicurezza alimentare e dell’istruzione.
In un post su X, Raed al-Saleh, Ministro siriano per la gestione delle crisi, ha dichiarato che gli accordi siglati tra Arabia Saudita e Siria miglioreranno «gli sforzi di risposta umanitaria e ricostruzione», evidenziando la solidità delle relazioni tra i due paesi. La nuova amministrazione di Damasco ha cercato investimenti internazionali per rilanciare l’economia, duramente colpita dalla guerra.
Il contesto della crisi siriana
La Siria ha affrontato una crisi profonda, con il PIL nazionale che ha subito un crollo di quasi il 70% dal 2011 a causa del conflitto. Le zone meridionali ed orientali di Damasco hanno subito danni pesantissimi, con interi quartieri ridotti in macerie. Gli aiuti provenienti dall’Arabia Saudita, dal Qatar e da altri paesi del Golfo sono aumentati dopo la caduta del governo di Bashar al-Assad nel 2024.
A luglio, Riyadh ha promesso 6,4 miliardi di dollari in investimenti e collaborazioni con la Siria. Inoltre, il regno ha recentemente annunciato un investimento di 2,9 miliardi di dollari, impegnandosi anche a coprire il debito siriano con la Banca Mondiale insieme al Qatar. KSRelief opera attualmente su 422 progetti in Siria, per un valore totale di oltre 500 milioni di dollari, con un focus predominante su salute e sicurezza alimentare.
Le nuove relazioni tra Arabia Saudita e Siria
L’Arabia Saudita ha mostrato un forte supporto per il nuovo governo di Damasco, guidato da Ahmed al-Sharaa, un ex ribelle. A maggio, il regno ha mediato un incontro tra al-Sharaa e il presidente statunitense Donald Trump, che ha successivamente spinto per la rimozione delle sanzioni contro la Siria. Questi sviluppi sono un segnale chiaro dell’intensificarsi delle relazioni diplomatiche e della cooperazione tra i due paesi, mentre la Siria cerca di recuperare e ricostruire dopo anni di devastazione.