L’Unione Sindacale di base invita tutti i lavoratori del settore a «fermarsi per fermare la distruzione del trasporto pubblico locale, per difendere il futuro occupazionale di 150.000 lavoratori del settore, il diritto alla mobilità, la natura pubblica del servizio e la volontà popolare espressa con il referendum del 12 e 13 giugno; contro il taglio del 70% delle risorse dedicate al Tpl, che sta già producendo esuberi, taglio di salario, aumento delle tariffe e diminuzione del servizio».
Le difficoltà maggiori sono attese a Roma e Milano, dove sono previste due manifestazioni. Nella capitale, inoltre, lo sciopero ha fermato alcuni bus e deviato il percorso di altri, bloccando il traffico in alcune zone. Sebbene il personale addetto agli impianti fissi e negli uffici sia in sciopero fino a domani, la mobilità dei treni a lunga percorrenza non registra grandi disagi. Inoltre, la Commissione di Garanzia aveva già escluso dallo sciopero i treni a lunga percorrenza che attraversano l’Emilia Romagna e/o con partenze e destinazioni nelle province di Bologna, Modena, Ferrara, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo.
Per quanto riguarda gli aerei, i voli non hanno subito molte variazioni, nonostante lo sciopero del personale navigante, turnista e degli addetti ai settori operativi. Infine, tutto il personale Anas, compreso quello turnista, rimarrà in sciopero dalle 6.00 del 22 giugno alle 6.00 del 23 giugno.
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