Oggi i metalmeccanici di tutta Italia hanno riempito le piazze, partecipando allo sciopero nazionale indetto da Fim, Fiom e Uilm. Lo sciopero, che coinvolge migliaia di lavoratori e lavoratrici, punta a chiedere con forza la riapertura delle trattative per il rinnovo del contratto collettivo del settore, da tempo bloccate. Tra le principali rivendicazioni ci sono migliori condizioni di lavoro, salari più equi e garanzie per il futuro occupazionale in un momento di grande trasformazione industriale.
Ecco cosa sta succedendo in tutta Italia.
Sciopero metalmeccanici: migliaia in corteo sulla tangenziale a Bologna
In Emilia-Romagna, i lavoratori hanno manifestato bloccando la tangenziale di Bologna, mentre nelle Marche è stato presidiato il porto di Ancona. Lo slogan adottato dalle tute blu, “Senza il contratto, il Paese si blocca”, sintetizza la richiesta di riapertura delle trattative.
Anche a Genova si è registrata una forte adesione allo sciopero, con lavoratori che hanno risposto con determinazione alla mobilitazione, denunciando quella che i sindacati definiscono una posizione di chiusura da parte di Federmeccanica e Assistal nel confronto sul rinnovo contrattuale. Solo a Bologna, sarebbero oltre diecimila i metalmeccanici che hanno partecipato al blocco della tangenziale, dando vita a un corteo partito in mattinata che ha causato forti disagi alla viabilità.
La Cisl ha espresso solidarietà ai lavoratori e alle lavoratrici impegnati nella mobilitazione, sottolineando l’importanza di garantire il diritto fondamentale alla contrattazione delle condizioni di lavoro. Secondo la leader Cisl Daniela Fumarola, è urgente che Federmeccanica convochi nuovamente il tavolo negoziale per avviare un confronto costruttivo e responsabile, capace di promuovere un rinnovo che migliori tutele, welfare, diritti e salari. Tale sfida, ha affermato, coinvolge non solo le parti sociali ma anche l’intero sistema industriale italiano, che deve valorizzare il lavoro, puntare sull’innovazione e costruire coesione sociale. Ignorare queste richieste significherebbe frenare lo sviluppo e l’unità del Paese.
In una nota ufficiale, la Fiom ha evidenziato come le iniziative di protesta riflettano l’ampia partecipazione dei metalmeccanici e il messaggio inequivocabile rivolto a Federmeccanica, Assital e Unionmeccanica: il paese si fermerà se non si riapriranno le trattative per il rinnovo del contratto nazionale.
Tra le principali rivendicazioni, sono stati indicati un aumento salariale certo, la riduzione dell’orario di lavoro e maggiori garanzie per i lavoratori precari. La Fiom ha inoltre annunciato che nelle prossime ore sono previste ulteriori mobilitazioni in tutta Italia, segno che la protesta di oggi è solo all’inizio e che la richiesta di un contratto equo e giusto resta più forte che mai.
I metalmeccanici sfidano le disposizioni, scattano le denunce
Gli organizzatori della protesta dei metalmeccanici avevano annunciato al microfono di aver raggiunto un accordo con la Questura per poter attraversare la tangenziale di Bologna durante il corteo.
La Questura ha spiegato di aver organizzato un dispositivo di sicurezza volto a garantire lo svolgimento pacifico della manifestazione, alla quale hanno partecipato circa diecimila persone. Tuttavia, l’ingresso dei manifestanti sulla tangenziale ha violato le norme stabilite, causando il blocco del traffico nel tratto interessato.
Le autorità, dunque, hanno reso noto che i responsabili saranno perseguiti penalmente, facendo riferimento anche alle recenti normative del Decreto Sicurezza riguardanti i blocchi stradali.