Con la scissione del Movimento Cinque Stelle e l’addio di Luigi Di Maio, che ha fatto nascere Insieme per il futuro insieme a decine di altri deputati e senatori, cambiano inevitabilmente gli equilibri e i numeri delle forze politiche nelle Aule: la Lega di Matteo Salvini si trova infatti ad essere il primo partito del Parlamento.
Scissione M5S: Lega primo partito
All’inizio della legislatura (2018), i pentastellati esprimevano 227 deputati. Ora, tra chi è stato espulso e chi ha lasciato di propria sponte il Movimento, il numero è sceso a 105. Una cifra di diverse decine inferiore rispetto a quella del Carroccio, che ad oggi vanta di 132 seggi. Al Senato, se gli annunci saranno confermati, il plotone dei Cinque Stelle scenderà invece da 72 a 61 arrivando ad avere la stessa consistenza di quello leghista.
Il tutto in un momento in cui i sondaggi vedono la Lega al terzo posto dopo Fratelli d’Italia e Partito Democratico e delineano una situazione ben diversa da quella presente in Parlamento.
I numeri della maggioranza restano uguali
I numeri nella maggioranza non cambiano, perché sia il nuovo gruppo di Di Maio e sia il M5S hanno per ora garantito il proprio appoggio a Draghi. Ma non è escluso che Salvini possa tentare di incrementare la propria forza contrattuale nei confronti del premier su tematiche come gli sconti per energia e carburanti, la delega fiscale e la manovra.