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Una 21enne di nazionalità belga è ai domiciliari per lo scontro mortale fra barche sul lago di Como che è costato la vita al 22enne Luca Fusi: Clea Wuttke sarebbe stata individuata come colei che guidava il motoscafo che il 25 giugno si era scontrato con quello di tre universitari comaschi.
A seguito di quell’impatto Luca era morto e Clea è stata messa agli arresti dal sostituto procuratore Antonia Pavan.
Scontro fra barche sul lago di Como, 21enne ai domiciliari: potrebbe fuggire
Perché? Perché la misura di cautela, perfettamente motivata, impedirà alla giovane di fare rientro in patria prima che nei suoi confronti siano stati effettuati tutti gli accertamenti volti a capire se effettivamente abbia avuto responsabilità colpose nell’incidente e nella morte che ne era conseguita.
Gli incidenti mortali in aree turistico lacustri sembrano purtroppo essere il tragico “must” di questo primo scorcio di estate 2021.
Scontro mortale fra barche, 21enne ai domiciliari per omicidio colposo e naufragio
Il fascicolo aperto e che riguarda Wuttke è per omicidio colposo e naufragio. La giovane è comunque risultata negativa all’alcoltest e ha dato il consenso per l’esame tossicologico. Fanno sapere i media locali che Clea, in questi giorni cruciali di verifiche, vivrà nella casa di famiglia a Tremezzina.
Agli inquirenti aveva già raccontato di non essersi accorta del motoscafo con i tre ragazzi che, fermo all’altezza di Villa Balbianelli, intersecava la rotta di quello guidato da lei. E le dinamiche di quel tremendo sinistro acquatico sono tutte in fase di accertamento. Secondo un primo storico che ora è al vaglio degli inquirenti e che dovrà essere confortato da una apposita consulenza la 21enne guidava un motoscafo di 7 metri battente bandiera belga assieme ad altri 10 connazionali.
Scontro fra barche, 21enne ai domiciliari: chi era la vittima
Ad un certo punto il natante si è scontrato con l’omologo di 5 metri, con a bordo i 3 universitari comaschi. Da quel violentissimo impatto purtroppo Luca Fusi aveva era uscito morto. La magistratura competente aveva perciò disposto l’autopsia sulla salma ed il sequestro contestuale dei due scafi. Luca viveva a Guanzate, sempre in provincia di Como, ed era un laureato in Economia. La comunità dove il giovane e brillante universitario viveva è rimasta annichilita ed incredula alla notizia della sua tragica scomparsa.
I suoi due amici non avevano riportato ferite gravi.