C’è un luogo tra lago e montagna dove i piccoli borghi stanno rinascendo, dove la memoria incontra l’innovazione e dove ogni stagione è quella giusta per partire. È la Valle Intelvi, cuore verde sospeso tra il Lago di Como e il Lago Ceresio, che oggi si racconta come non ha mai fatto prima: con un’offerta esperienziale autentica, un’identità forte e una visione chiara di futuro.
Il progetto “La cultura che accoglie”, finanziato con oltre 2,4 milioni di euro dal Ministero della Cultura nell’ambito del PNRR – Bando Borghi, ha innescato una vera rivoluzione. I cantieri sono aperti, i percorsi formativi avviati e gli interventi culturali in piena attuazione nei Comuni di Centro Valle Intelvi, Cerano d’Intelvi e Schignano.
L’obiettivo? Rigenerare gli spazi, attrarre nuovi abitanti e creare un modello di turismo e sviluppo sostenibile. Ex scuole, rifugi, oratori e mulini stanno diventando luoghi di cultura, accoglienza e comunità. Nasce così un nuovo Museo del Carnevale, si recuperano sentieri storici come la Linea Cadorna e si restituiscono ai residenti e ai visitatori spazi vivi e multifunzionali, immersi nella bellezza autentica dei borghi comacini.

Ph. Maurizio Moro
Non è solo un sogno, ma una crescita misurabile. I dati dell’Osservatorio Regionale Lombardia parlano chiaro: rispetto al 2023, la Valle Intelvi ha registrato un +5,94% negli arrivi e un +7,73% nelle presenze. Un trend alimentato da una promozione turistica mirata, curata da Valle Intelvi Turismo, e da un’offerta sempre più ricca, variegata e costruita a misura di viaggiatore.
Comuni come Laino registrano veri boom turistici (+476% di arrivi, +244% di presenze), ma crescono anche Schignano, Claino con Osteno e Argegno, dimostrando che il turismo si sta diffondendo in modo equilibrato sul territorio.
Ma il successo della Valle non si misura solo con i numeri. Si vive. Nelle escursioni panoramiche, nei laboratori artigiani dove giovani apprendisti imparano mestieri antichi, nei rifugi ristrutturati dove ci si può fermare a guardare il tramonto dopo una camminata. Si vive tra arte, cultura e cucina locale, in feste di paese che raccontano tradizioni secolari e in nuove imprese nate grazie a progetti come “Impresa Futura”, pensato per i giovani e le botteghe.
E c’è anche chi sceglie di restare o tornare: il bando “Avviso Imprese Borghi”, con 1,3 milioni di euro a disposizione, sta attirando micro e piccole imprese pronte a investire in accoglienza, cultura, enogastronomia e turismo esperienziale. Una vera occasione per chi sogna di costruire qualcosa di proprio, in un contesto che valorizza le persone prima dei numeri.
La sfida oggi è quella della destagionalizzazione. E la Valle Intelvi ha tutte le carte in regola per vincerla: dalla primavera all’autunno, fino all’inverno, qui si può vivere un turismo lento e profondo, fatto di silenzi, panorami e incontri. I sentieri sono sempre più curati e segnalati, le strutture ricettive accoglienti, l’offerta culturale e sportiva in espansione.
«Il turismo per noi non è solo un mercato – spiega Matteo Augustoni, Presidente di Valle Intelvi Turismo – ma un’occasione di comunità. Stiamo costruendo un’immagine nuova della valle, capace di parlare alle nuove generazioni e di emozionare chi arriva da lontano. Il nostro è un sistema aperto, sostenibile e integrato, dove ogni esperienza nasce da una storia vera».
Il futuro della Valle Intelvi si gioca su collaborazione, autenticità e visione condivisa. Dai Comuni alle associazioni, dalle imprese alle famiglie, tutto il territorio è parte attiva di un cambiamento che non vuole essere temporaneo. La cultura, l’artigianato, la natura e la memoria diventano strumenti di rigenerazione.
Chi cerca emozioni vere, autenticità e una bellezza che resiste al tempo, qui troverà il proprio posto.
La Valle Intelvi è pronta. E chi vorrà camminare insieme, sarà il benvenuto.