Scuola Italiana di Potatura della vite

A Marzo un secondo corso, dopo il successo registrato a febbraio

Considerato il gran numero di richieste di partecipazione e il successo ottenuto in occasione del primo corso svoltosi a febbraio, la Scuola Italiana di Potatura della vite, ideata dai friulani Marco Simonit e Pier Paolo Sirch, terrà un secondo corso, dal 3 al 5 marzo, nella tenuta Bellavista di Erbusco, sede ufficiale della Scuola in Lombardia.

Organizzato in partnership con Terra Moretti, il corso si articolerà in una parte teorica, la mattina, e in una pratica, nel pomeriggio.

Fra i vari temi che saranno affrontati, si illustreranno ai partecipanti gli elementi di base di fisiologia della vite e si terrà un sintetico ma esauriente Corso di potatura secca su viti allevate a Guyot e a cordone speronato. La parte pratica si effettuerà nei vigneti di Bellavista, da anni accuditi secondo il Metodo di potatura soffice messo a punto da Simonit&Sirch. Seguiranno altre 2 giornate di lezione in tarda primavera, per la gestione della potatura verde.

La sera del 3 marzo, a corollario delle lezioni, i partecipanti saranno ospiti di Bellavista per una cena-laboratorio sul tema: “Il tempo che fa”, “Il tempo che da” – La qualità della pianta, della vigna, del cibo, del vino. Ideata da Giacomo Mojoli, in stretto legame strategico con i contenuti e la filosofia del corso, la cena è curata dal cuoco Vittorio Fusari che proporrà, tra l’altro, verticali di prodotti (prosciutti, formaggi, carni) che proprio con il passare del tempo acquisiscono pregio e complessità.

Ad accogliere i corsisti ci sarà Francesca Moretti, responsabile della Divisione enologica di Terra Moretti, che illustrerà loro le linee guida future del Corso e della Scuola, mirate alla creazione di un Centro Studi e di Ricerca in Franciacorta.

L’obiettivo della Scuola – che ha sede nelle principali regioni vitivinicole italiane- è quello di recuperare l’antico mestiere del potatore che, come un chirurgo, decide il destino della vite con interventi il più possibile rispettosi della salute della pianta al fine di raddoppiarne l’età.

Spesso, infatti, le viti si ammalano per una dissennata impostazione delle potature che fanno diffondere, in misura esponenziale, le infezioni del legno. Attraverso il metodo Simonit&Sirch, invece, si favorisce la crescita di piante più sane e longeve in grado di generare uve, e quindi vini, di qualità superiore. Oltre a questo, le aziende che sviluppano queste specifiche pratiche, possono ottenere un importante risparmio dei costi in vigna, attraverso la diminuzione delle ore di lavoro destinate alla potatura.