Roma, decine di migliaia di persone nel corteo di Roma per Gaza per la solidarietà alla Palestina.
Corteo a Roma per Gaza: decine di migliaia di persone alla manifestazione
Erano più di 50mila, al corteo Roma per Gaza, fiaccole in mano, partiti da piazza Vittorio. Una marea di persone che camminava lentamente tra le strade, cercando di farsi sentire.
Tutti uniti per la stessa causa: la Palestina. “Gaza we are coming”, recitava lo striscione di apertura. Dietro, migliaia di mani alzate, urla forti, tamburi che battevano sulle carreggiate.
Ma chi c’era alla manifestazione? C’erano tante facce di una stessa idea: attivisti della Global Sumud Flotilla, associazioni, studenti, lavoratori, famiglie. Volti tesi, ma anche sorrisi stanchi… Qualcuno con cappelli, qualcun altro con sciarpe colorate. Cartelli scritti a mano, slogan urlati, ma anche sussurri tra i passanti. “È importante essere tanti, perché siamo noi che facciamo pressione sui governi”, raccontava una manifestante, stringendo la fiaccola. “Fino a oggi non hanno fatto niente. Silenti, se non collusi”.
Il corteo ha percorso via Labicana, poi diretto verso il Colosseo. Seduti per un minuto di silenzio, mani sul cuore. La città osservava, incuriosita, impaurita, commossa. Qualcuno fotografava, altri filmavano con il telefono. Poi, ancora in marcia verso Piramide, il ritmo del corteo lento ma deciso… La folla chiacchiera, canta, urla. Qualcuno butta uno sguardo alle vetrine dei negozi, tentando di capire cosa stesse succedendo.
Solidarietà per la Palestina al corteo di Roma per Gaza e la missione della Flotilla
Le navi della Global Sumud Flotilla hanno già lasciato i porti, dirette a Gaza. Circa quaranta imbarcazioni, anche se il numero preciso non è noto…. A bordo parlamentari italiani, tra cui Benedetta Scuderi di Alleanza Verdi e Sinistra, Annalisa Corrado e Arturo Scotto del Partito Democratico, Marco Croatti del Movimento 5 Stelle. La missione: portare soccorso, beni di prima necessità e solidarietà.
La situazione a Gaza è attualmente drammatica… Due anni di bombardamenti, attacchi continui, fame e malnutrizione diffusa, la popolazione allo stremo sicuramente. L’angoscia di chi resta sulla costa, in attesa di aiuti. “Ci aspettiamo droni, blocchi, forse di essere ‘rapiti’ in acque internazionali dalle autorità israeliane”, ha dichiarato Maria Elena Delia, portavoce italiana della Flotilla. “Vorrei essere tranquilla, sapere che il governo italiano ci protegga. Se succede quello che temiamo, il reato sarà delle autorità israeliane”.
Il corteo svoltosi a Roma per Gaza si legherebbe idealmente a questa missione. Urla, striscioni, fiaccole. La città si trasforma in un’onda umana, decisa a non restare silente. Molti ripetono slogan: “Se bloccano la Flotilla blocchiamo tutto”. Una promessa, un avvertimento, un impegno civile.
Il rumore dei tamburi si mescola alle voci, alle sirene lontane dei mezzi di soccorso. Ogni passo del corteo racconta storie, piccole e grandi. Un pomeriggio che unisce Roma alla Palestina, in un gesto di solidarietà, ma anche di pressione politica. Una città che cammina compatta, decisa, tra fiaccole e urla, tra speranza e rabbia. E vuole far sentire la propria voce di speranza?