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Obesità, via libera del Senato al Ddl: tutte le novità

ddl obesità

Con l’approvazione definitiva del Ddl sulla prevenzione e la cura dell’obesità, il Senato compie un passo storico nella tutela della salute pubblica.

L’obesità rappresenta una delle principali emergenze sanitarie del nostro tempo, con effetti rilevanti sulla salute pubblica e sul sistema socio-economico. In Italia riguarda circa il 12% degli adulti e il 30% dei bambini, dati che evidenziano l’urgenza di un intervento strutturato. Con la recente approvazione del Ddl dedicato alla prevenzione e alla cura dell’obesità, il Paese compie un passo decisivo verso un approccio integrato che unisce prevenzione, assistenza, formazione e inclusione sociale.

Senato, arriva l’ok definitivo al Ddl su obesità

Con l’approvazione definitiva da parte del Senato, il disegno di legge sulla prevenzione e la cura dell’obesità è diventato ufficialmente legge dello Stato. L’Aula ha confermato il testo già approvato dalla Camera, trasformando in norma un provvedimento di iniziativa parlamentare che riconosce per la prima volta l’obesità come una vera e propria malattia cronica. Il nuovo quadro legislativo introduce una strategia nazionale articolata, che mira a integrare prevenzione, diagnosi, trattamento e sensibilizzazione della popolazione.

La legge stabilisce l’inserimento delle prestazioni legate alla gestione dell’obesità nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), rendendo così l’intervento del Servizio sanitario nazionale strutturale e garantendo ai cittadini l’accesso a cure, controlli e terapie senza oneri aggiuntivi o con una compartecipazione ridotta.

La maggioranza parlamentare ha espresso voto favorevole, mentre le opposizioni, pur riconoscendo l’importanza del provvedimento, si sono astenute, auspicando un incremento delle risorse e una maggiore attenzione alla copertura dei servizi assistenziali.

Il Ddl su obesità: programmi, risorse e inclusione sociale

La normativa istituisce un programma nazionale dedicato alla prevenzione e al trattamento dell’obesità, che prevede finanziamenti progressivi: 700.000 euro per il 2025, 800.000 per il 2026 e fino a 1,2 milioni di euro annui dal 2027. Le somme saranno distribuite alle Regioni attraverso un decreto del Ministero della Salute, in accordo con il MEF e la Conferenza Stato-Regioni, e destinate a iniziative che promuovono una corretta alimentazione, l’attività fisica sin dall’infanzia e campagne di informazione pubblica tramite medici, farmacie ed enti territoriali.

Accanto agli interventi sanitari, la legge sostiene anche la formazione di medici, pediatri e studenti universitari attraverso uno stanziamento di 400.000 euro annui, con l’obiettivo di potenziare le competenze professionali nella gestione dell’obesità. È inoltre previsto un Osservatorio per lo Studio dell’Obesità (OSO), istituito presso il Ministero della Salute, con funzioni di monitoraggio, analisi dei dati epidemiologici e redazione di rapporti annuali al Parlamento. La norma, infine, pone particolare attenzione agli aspetti sociali, promuovendo l’inclusione delle persone affette da obesità nei contesti scolastici, lavorativi e sportivi e contrastando stereotipi e discriminazioni.

Secondo quanto sottolineato dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alberto Barachini, l’Italia, grazie a questa legge, si colloca tra i primi Paesi al mondo ad adottare un quadro normativo strutturato per affrontare una delle emergenze sanitarie più diffuse a livello globale.