Sgominata la banda delle borse schermate che depredava le boutique di lusso

Per i colpi usavano valigie che eludevano il sistema anti taccheggio: sgominata la banda delle borse schermate che depredava le boutique di lusso

Sgominata dai Carabinieri la banda delle borse schermate che depredava le boutique di lusso tra Milano, Firenze e Roma.

Il sodalizio criminale che utilizzava borse con schermatura anti taccheggio e poteva dissimulare la refurtiva senza tema di essere individuata era guidato da una coppia di mongoli che aveva messo a segno colpi furtivi in tutta Italia. Dopo due anni di indagini ed alcuni fermi in flagranza che avevano confermato la pista investigativa dell’Arma stamane è scattato l’arresto per tre uomini e due donne, tutti di cittadinanza mongola. 

Sgominata la banda delle borse schermate: cinque arresti

Di essi tre sono in carcere e due ai domiciliari. I furti censiti dagli inquirenti erano stati otto, messi a segno a Roma, Milano, San Giuliano Milanese, Firenze, Lecco e Lugano. Tutto era partito novembre 2019 con l’arresto di due cittadini mongoli, sorpresi a rubare due borse di lusso a Roma. Intercettazioni, tabulati ed immagini di videosorveglianza avevano portato i carabinieri a collegare tutti i furti con modalità simile in Italia.

E il quadro era pian piano emerso: avevano a che fare con un’organizzazione comandata da una cittadina mongola e a suo marito. 

Ecco come la banda piazzava la refurtiva

La refurtiva veniva in parte rivenduta sul mercato parallelo di Milano per mezzo di piccoli ricettatori ed in parte spedita all’estero. A giugno 2020 un altro arresto in flagranza per una coppia di persone, con il recupero di borse per un valore complessivo di 50mila euro e con le indicazioni per il prosieguo dell’indagine che ha condotto agli arresti di oggi, 26 febbraio, con cui il clan è stato definitivamente decapitato.