Venezia, 27 ago. (askanews) – Ha ottenuto applausi a scena aperta all’anteprima per la stampa “La Grazia”, il film di Paolo Sorrentino presentato all’82esima Mostra del cinema di Venezia. Toni Servillo interpreta un Presidente della Repubblica alla fine del suo mandato, vedovo e cattolico, che deve decidere su due richieste di grazia e firmare una legge sull’eutanasia.
Accanto a lui c’è la figlia, giurista come lui, interpretata da Anna Ferzetti.
“La Grazia” è un film su un uomo delle istituzioni osservato nel privato: il suo rapporto con la morte, il dubbio, la verità, la legge, la preghiera, il passato, il ricordo della moglie. “Quello che mi interessava è come lui si adopera per trovare le risposte, attraverso una celebrazione del dubbio, attraverso il senso della responsabilità, attraverso l’accettazione dei propri limiti, quindi la decisione di provare a comprendere il presente attraverso gli occhi di chi è più giovane. – ha spiegato Sorrentino – Mi sembrava di tratteggiare il politico che vorrei che ci fosse sempre. Io penso che il politico che io racconto nel film è inattuale perché ce ne sono pochissimi come lui. Il Presidente Mattarella è come lui ma altri politici che vediamo in giro sono esattamente l’opposto ed è per questo che mi sembrano estremamente dannosi e pericolosi: agiscono emotivamente, cambiano idea continuamente, agiscono sulla base di certezze spesso strampalate e quindi anche non veritiere. Mi sembra che ci sia tendenzialmente l’opposto del tipo di politico che io ho tratteggiato nel film”.
A proposito della somiglianza tra il Presidente Mattarella e il personaggio che lui interpreta nel film Toni Servillo ha detto: “Sono molti anni che la società civile italiana guarda nei momenti di smarrimento a questa figura come a una figura per orientarsi. E Paolo lo fa diventare protagonista di un film in questo momento, nel 2025. Questo credo che sia molto interessante”.
“La Grazia” è in concorso alla Mostra e arriverà nei cinema il 15 gennaio 2026.