Londra, 16 set. (askanews) – Tre cittadini britannici accusati di aver sostenuto Palestine Action, un gruppo di attivisti bandito dal governo britannico perché ritenuto “terroristico”, sono comparsi in tribunale a Londra. I tre, arrestati dopo una manifestazione a Londra il 5 luglio per protestare contro la messa al bando di Palestine Action, si sono dichiarati “innocenti”, mentre la data del processo è stata fissata per il 16 marzo 2026.
“Dovrebbero essere i politici britannici a essere processati per terrorismo, non io”, afferma Fiona Maclean, 53 anni, una degli imputati, che assieme agli altri due – Judit Murray, 71 anni, e Jeremy Shippam, 72 – hanno tenuto una bandiera palestinese davanti al tribunale di Westminster.
Diverse decine di persone si sono radunate fuori dal tribunale di Westminster per manifestare il loro sostegno, altre hanno preso posto all’interno dell’aula. Centinaia di persone sono state arrestate durante le proteste con l’accusa di aver mostrato sostegno all’organizzazione filo-palestinese da quando è stata messa al bando a luglio.