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Sostenibilita’ e welfare aziendale passano dalla leadership femminile. Le testimonianze di Ferri Personali, Salda, Rampino, Meroi e Giovetti

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(Adnkronos) - Emilia Romagna - Friuli Venezia Giulia 5 febbraio 2024 - Se sta bene la donna, con i suoi ruoli sempre più strategici nelle realtà socio-economiche, sta bene l’intera società: lo dimostrano Angelica Ferri Personali, Elena Salda, Alessia Rampino, Federica Mero...

(Adnkronos) – Emilia Romagna – Friuli Venezia Giulia 5 febbraio 2024 – Se sta bene la donna, con i suoi ruoli sempre più strategici nelle realtà socio-economiche, sta bene l’intera società: lo dimostrano Angelica Ferri Personali, Elena Salda, Alessia Rampino, Federica Meroi e Carlotta Giovetti, testimoni di una leadership al femminile di grande temperanza ed umanità.

E’ quest’anche la filosofia che è sottesa alla nuova iniziativa “YouFirst! Vivi una giornata dedicata a te”, ideata dall’imprenditrice Angelica Ferri Personali, per un appuntamento tutto al femminile e caratterizzato da un insieme di attività – dalla yoga alla meditazione, dal wellness alla salute in tavola, dai percorsi per rafforzare l’autostima alla crescita personale – al fine di rendere concreta una sostenibilità intesa a tutto tondo. Salvaguardia e promozione dell’ambiente sì, ma parallelamente all’attenzione perché la vita delle persone sia sostenibile per loro stesse. Quindi, di qualità.

Con questo intento, a Villa La Personala, il millenario complesso di famiglia che Ferri Personali ha rifatto vivere a San Giacomo Roncole in provincia di Modena, si sta costruendo un calendario di giornate dedicate proprio allo spirito di “YouFirst!”, un’opportunità per prendersi cura di se stesse e per rafforzare quel “manifesto” sulla parità di genere nel mondo lavorativo che proprio in Villa è stato al centro di un confronto costruttivo lo scorso autunno tra Personali e i colleghi imprenditori Carlotta Giovetti, presidente e amministratrice delegata di Trenton, azienda metalmeccanica internazionale di Frassinoro, e Renato Railz, alla guida del gruppo friulano Eurolls, sul mercato mondiale nel settore tubi e industria del filo.

Cms, l’azienda metalmeccanica modenese, punta e guarda alla sostenibilità, in una accezione più estesa, rispetto all’ambiente. Ovvero verso e per il benessere del lavoratore. Il suo amministratore, Elena Salda, punta ad un futuro sostenibile, sempre più complesso e lungimirante per gli obiettivi, non solo di espansione di mercati e di ricavi, che l’azienda vuole ottenere. Soprattutto in un segmento di mercato, come quello della metalmeccanica, sempre più attento al lavoratore.

L’attenzione per la responsabilità sociale d’impresa è una caratteristica che contraddistingue da anni la filosofia imprenditoriale di Cms. ‘Nel lontano 2007 realizzammo il progetto dal nome e dagli obiettivi ambiziosi: Better Factory Better Life – continua Salda -. Il principio alla base del programma era e rimane quello di creare un circolo virtuoso all’interno del quale collaboratori motivati e felici rendono l’azienda più florida e quindi in grado di generare valore aggiunto da ridistribuire agli stakeholder. Asilo nido aziendale, orario flessibile, sostegno ai nuovi nati, formazione continua, analisi di clima, politiche di riduzione dell’impatto ambientale sono i nostri drivers’.

Negli ultimi mesi l’azienda ha dedicato particolare attenzione al tema della parità di genere, con numerose iniziative e progetti rivolti ai collaboratori, ed anche ai cittadini per indurre alla riflessione ed aumentare la cultura su questo aspetto, fino all’ottenimento lo scorso dicembre della certificazione PDR 125: un obiettivo voluto fortemente per completare e innovare ulteriormente il percorso di integrazione e inclusione.

‘Nel 2024 continueremo senza dubbio su questa strada, con percorsi di formazione per sradicare gli stereotipi di genere e valorizzare le diversità. Abbiamo in programma inoltre di redigere, dopo alcuni anni di pausa, anche il nostro Bilancio di Sostenibilità, importante strumento di controllo, rendicontazione e trasparenza. La sostenibilità è fondamentale per il Paese: come imprenditori siamo chiave del cambiamento, e quindi siamo chiamati a dare un contributo con le nostre capacità per contribuire con la nostra attività d’impresa alla qualità di vita delle persone con cui interagiamo nel rispetto dei limiti e salvaguardando il nostro pianeta. In questo periodo sono presidente della Associazione per la Rsi (Responsabilità sociale di impresa), una associazione che riunisce una cinquantina di aziende del nostro territorio, accumunate dalla volontà di fare progetti concreti per migliorare, in ottica sostenibile, il nostro territorio. Fare rete è fondamentale: mettere insieme idee, risorse economiche, know how, competenze è una incredibile leva di sviluppo e anche di successo. Le persone oggi hanno aspettative verso il lavoro diverse rispetto al passato, hanno una maggiore consapevolezza nella scelta di un luogo di lavoro e ancora di più nella decisione di continuare a lavorare per quella azienda: valutano il lavoro offerto, il clima aziendale, le politiche di welfare, l’impatto ambientale, la possibilità di sviluppare i propri talenti attraverso esperienze e formazione, gli strumenti per la conciliazione dei tempi casa lavoro, insomma valutato tutto ciò che può contribuire alla felicità. Per questo la sostenibilità di una impresa è un aspetto fondamentale per i collaboratori, soprattutto tra i più giovani. A noi imprenditori spetta la responsabilità dirispondere al meglio a queste esigenze conciliandole con i risultati economici necessario per rimanere sul mercato’

Alessia Rampino, amministratore di Friuli Coram, azienda storica di servizi sanitari: ‘Per me la leadership al femminile è un modello di leadership che si fonda sulla costruzione delle relazioni umane e sulla collaborazione tra persone per poter ottenere tutti insieme un obiettivo comune. All'interno delle nostre aziende ho sempre cercato di applicare questi principi cercando di far crescere le nostre risorse umane puntando sulla loro formazione e sul loro coinvolgimento negli obiettivi che ci ponevamo. Questo modo di lavorare ci ha portato a fare grandi passi in avanti perché la forza del gruppo ha prevalso sulla forza del singolo. La sostenibilità ambientale ed il welfare aziendale sono temi su cui per diverso tempo abbiamo riflettuto, e su cui ancor oggi continuiamo a riflettere. Per quanto riguarda l'ambiente, abbiamo sostenuto diversi investimenti, sia in sensibilizzazione dei collaboratori nella corretta gestione dei rifiuti, sia in tecnologia. Ad esempio, la nuova sede di Coram Servizi Imprese a Remanzacco (Udine) utilizza oltre il 90% di energia prodotta da fonti rinnovabili. Inoltre, l'emissione di CO2, necessaria a produrre i nostri servizi, è stata ridotta del 65% grazie agli impianti fotovoltaici posizionati sulla copertura del fabbricato. Il prossimo obiettivo sarà quello di arrivare al 90% di riduzione delle emissioni di CO2.

Per quanto riguarda invece il benessere dei lavoratori, bisogna tener conto che nella nostra organizzazione abbiamo circa il 90% di presenza femminile, quindi stiamo mettendo in campo strategie che possano creare un bilanciamento tra vita privata e vita lavorativa pur mantenendo l'efficienza e l'elasticità del nostro servizio. Inoltre, abbiamo recentemente attuato delle attività in azienda che permettono di ritrovare, all'interno del luogo di lavoro, un equilibrio psico-fisico coinvolgendo non solo i lavoratori, ma anche i loro familiari. Infatti, abbiamo avviato corsi di yoga svolti in azienda, o in remoto, ed anche corsi di cucina. Nel futuro continueremo ad investire su questi temi perché siamo convinti che sia importante tutelare l'ambiente in cui viviamo e che il benessere dei lavoratori è fondamentale per far crescere le nostre imprese’. Ai vertici della friulana Alfa Sistemi, Federica Meroi, per la quale: ‘Creare le condizioni e soprattutto il mindset per cui all’interno dell’organizzazione ogni risorsa possa esprimere il suo potenziale e accedere alle stesse opportunità. Questo dovrebbe essere un obiettivo da perseguire strenuamente, ponendo la persona al centro dell’attenzione dell’impresa. Empatia, capacità di ascolto, approccio positivo e costruttivo, attenzione, gentilezza, sono le caratteristiche che immagino proprie del leader di oggi. E che ravvedo in tante colleghe e colleghi di Alfa Sistemi, dove molte sono le donne che ricoprono incarichi di responsabilità. L’azienda gioca oggi un ruolo fondamentale, di elevata responsabilità, non solo nei confronti delle sue persone, ma più in generale del territorio e della società con cui si relaziona. Il tema é quello del “give back”: l’azienda ha il dovere e il compito di restituire all’ambiente con cui si relaziona le opportunità che ha ricevuto. In concreto significa: attuare politiche lavorative orientate al wellbeing, promuovendo un corretto bilanciamento tra vita lavorativa e privata e uno stile di vita sano dal punto di vista del benessere fisico e psicologico, incentivando la formazione continua, compiendo iniziative di tutela dell’ambiente, e, più in generale, creando un contesto lavorativo in cui le persone possano stare bene. Tutti temi che nell’azienda dove lavoro sono cruciali e che negli anni si sono declinati in diverse iniziative sia interne, come la mensa gratuita, lo sportello di ascolto psicologico, un percorso di formazione continua con corsi su soft e hard skills, che esterne, come, ad esempio, il sostegno allo sport giovanile del territorio. Il benessere aziendale e quello della comunità passano per la parità di genere. A patto che siano pratiche concrete, realizzabili e condivise’. Carlotta Giovetti alla guida della modenese Trenton:’Contiamo su di una reale uguaglianza di stipendio tra uomo e donna a fronte del medesimo inquadramento. Una condizione che può sembrare scontata, e che, invece, purtroppo ancora non lo è nel mondo del lavoro. Ho deciso di assumere donne, anche nei settori produttivi più pesanti del nostro ambiente, quello metalmeccanico appunto. Del resto, la tecnologia aiuta e la forza fisica non è più così necessaria. Un gesto concreto, perché la parità di genere ha bisogno di questo, non solo di dibattiti e provocazioni. Non abbiamo mai avuto tante donne in azienda come oggi (23 su 150 dipendenti totali), vengono selezionate con le medesime modalità del personale maschile. Le prime assunte nei reparti meno tradizionali si sono da subito rivelate valide collaboratrici’.

Ufficio Stampa

Francesca Schenetti

giornalista professionista