Sparatoria nel bresciano, un morto: killer in fuga

Un uomo è entrato in un capannone della S.G.A., un'azienda di veicoli industriali, e ha cominciato a sparare contro gli operai presenti

Sparatoria a Flero, in provincia di Brescia.

Secondo quanto riporta la stampa locale, un uomo è entrato in un capannone della S.G.A., un’azienda di veicoli industriali, e ha cominciato a sparare contro i presenti provocando la morte di una persona e ferendone un’altra. Prima di sparare avrebbe urlato: “Mi avete rovinato!”. In tutta la provincia è scattata la caccia all’uomo. Il killer in fuga è fuggito su un SUV nero.

Sparatoria, un morto e un ferito

L’azienda nella quale è avvenuta la sparatoria è la S.G.A., che si occupa di commercializzare veicoli industriali. L’uomo armato avrebbe aperto il fuoco contro un gruppo di operai per poi darsi alla fuga a bordo di un Suv color nero. I carabinieri hanno immediatamente acquisito le immagini delle telecamere di sorveglianza dell’azienda, che hanno permesso loro di risalire la numero di targa del veicolo utilizzato dal killer per darsi alla fuga.

Non è al momento chiaro quali siano le ragioni del folle gesto anche se, stando alle parole pronunciate dall’uomo prima di sparare, potrebbe trattarsi di una sorta di regolamento di conti. A terra, dopo la sparatoria, sono rimasti una persona, deceduta sul colpo ed un ferito.

Le ultime notizie riporterebbero la morte di una seconda persona

L’identikit del killer

L’omicida di 67 anni è Cosimo Balsamo. Da quanto riportato dagli ultimi aggiornamenti l’uomo è un pregiudicato bresciano.

L’uomo infatti nel 2009 era stato condannato per associazione a delinquere, finalizzata al riciclaggio e al furto; egli faceva parte dell’associazione dei Tir che nel 2000 aveva derubato alcune aziende di trasporto di metalli nel Nord Italia. Il killer era già finito sotto i riflettori perché il 9 Gennaio, per protestare contro la confisca dei suoi beni, si era arrampicato sul tetto del tribunale di Brescia, minacciando di suicidarsi: i carabinieri erano riusciti a farlo desistere.

Anche la persona rimasta ferita nella sparatoria di Flero, era stata coinvolta nel processo dei Tir.

Il killer sosteneva che la sua condanna per ricettazione fosse ingiusta dato che a un suo associato, l’imprenditore che ha poi ucciso a Carpeneda di Vobarno, era stato condannato solo per furto. Per questo l’uomo chiedeva insistentemente la revisione della sentenza di condanna a 7 anni e 4 mesi della Corte d’appello di Brescia.

Il killer, autore della sparatoria, si è tolto la vita, con un colpo di pistola alla testa, ad Azzano Mella, dopo una fuga durata due ore.

Seguiranno aggiornamenti.