Spesa militare, Cacciari: "Il PD dimentica la sua storia, al dialogo si preferisce il compattamento"

Sostenendo l'aumento della spesa militare, secondo Cacciari il PD ha dimenticato la sua storia di erede del pensiero critico nei confronti della Nato.

Massimo Cacciari ha accusato il Partito Democratico di dimenticare la sua stori per sostenere l’aumento della spesa militare.

Il filosofo ha inoltre denunciato che al confronto e al dialogo su questi temi si preferisce una fortissima tendenza al compattamento, soprattutto intorno all’esecutivo, con il risultato di criminalizzare qualsiasi posizione di dissenso.

Cacciari sulla spesa militare

Intervistato dal Fatto Quotidiano, ha definito incredibile che una forza politica come il PD dimentichi tutto ciò che ha ereditato in materia, tutto quel pensiero critico nei confronti della politica atlantica, del ruolo dell’Europa come ponte tra Est e Ovest e tutte le idee che hanno formato la coscienza politica di parte della DC e della totalità di PCI e PSI.

Accetterei se qualcuno alzasse la mano per dire che si erano sbagliati, ma siccome questo non succede devo dedurre che abbiano dimenticato la propria storia“, ha evidenziato.

Per Cacciari il problema non sono però solo i democratici ma i partiti politici attuali in generale. “Oggi sono gruppi dirigenti che si mobilitano per prendere i voti, seguendo le correnti di opinione più che formandone“, ha sottolineato ribadendo come il dissenso, sui temi legati alla guerra, venga spesso criminalizzato.

“Dissenso criminalizzato e discussioni percepite come ostacoli”

Si tratta, ha continuato, del risultato di un percorso che va avanti da 20 anni per cui al confronto e al dialogo si preferisce una tendenza al compattamento, specie intorno al governo. Quando accadono fatti come la guerra, che spaventa la popolazione, “allora la società civile chiede ancor di più di stringersi intorno al capo” e tutto ciò che è discussione viene meno o è percepito come un ostacolo.

Ci dicono che bisogna combattere, fregandosene delle cause del conflitto e delle domande. Per quanto mi riguarda, sento di avere la schiena dritta e continuo a dire quello che penso“, ha concluso.