Sport: Busà, ‘il mio sogno è riportare il karate alle Olimpiadi’

Roma, 23 giu. - (Adnkronos) - “Il mio sogno dopo aver vinto un oro olimpico è quello di riportare il karate in alto fin quando non tornerà alle Olimpiadi, perché è uno sport che merita, è molto praticato e dà molto ai ragazzi. Sto facendo tanto anche f...

Roma, 23 giu.

– (Adnkronos) – “Il mio sogno dopo aver vinto un oro olimpico è quello di riportare il karate in alto fin quando non tornerà alle Olimpiadi, perché è uno sport che merita, è molto praticato e dà molto ai ragazzi. Sto facendo tanto anche fuori dalle gare, come in tv e negli eventi, perché il mio sport deve spiccare”. Lo ha detto Luigi Busà, campione olimpico un anno fa a Tokyo 2020 nel karate, in partenza per i Giochi del Mediterraneo in programma da sabato a Orano, in Algeria.

Il campione siciliano sarà il portabandiera della delegazione azzurra. “Fare il portabandiera un anno dopo Tokyo, rappresentare il mio paese, la mia regione e tutta la nazione ai Giochi del Mediterraneo mi gratifica, mi onora e mi rende orgoglioso – ha spiegato Busà prima di salire sull’aereo Ita Airways A350 intitolato a Marcello Lippi – Dopo un oro olimpico è un’altra grande emozione. È un bel messaggio per il karate, nessuno si sarebbe mai sognato anni fa di fare il nome di un karateka per questo ruolo, ora speriamo che la federazione mondiale faccia un buon lavoro per Los Angeles 2028 perché le Olimpiadi sono un grande sogno per tutti gli atleti e vorrei che tutti i miei colleghi possano provare questa emozione”.

A Orano Busà andrà a caccia di un titolo che ancora manca nel suo prestigioso palmares. “Io sto molto bene – ha proseguito Busà – sono molto sereno dopo aver raggiunto il sogno olimpico e mi concentro sulla performance più che sul risultato. Agli Europei ho avuto grandi risposte, per un pizzico di sfortuna e po’ di concentrazione ho mancato il titolo dopo un anno di assenza dalle competizioni, ma sono contento e ora non vedo l’ora di tornare sul tatami.

Dopo aver scalato l’Everest e raggiunto la cima le motivazioni cambiano, è normale. Ho 35 anni, non ho più tanto tempo davanti, cerco di divertirmi e godermi cosa c’è attorno e poi fare la performance. Oggi mi sento meglio rispetto a Tokyo, sono più leggero e posso fare bene ancora per un paio di anni. Mi sono preparato al meglio per la gara di Orano perché è l’unico oro che manca nel mio palmares: voglio portarlo a casa”, ha concluso Busà.