La Juventus chiude il campionato a Genova contro la Sampdoria

Si chiuderà a Genova l’ennesima stagione trionfale (almeno tra i confini italiani) della Juventus.

La squadra bianconera, laureatasi campione d’Italia per l’ottava volta di fila, terminerà il suo cammino nella Serie A di quest’anno a Marassi contro la Sampdoria, domenica 26 maggio alle 15:00.

La gara tra piemontesi e liguri non avrà alcuna implicazione di classifica, poiché la Juventus ha vinto il titolo di Campione d’Italia festeggiando con ben cinque giornate d’anticipo (eguagliando così il record del Grande Torino nel 1948, della Fiorentina nel 1956 e dell’Inter nel 2007), mentre la Sampdoria – oltre a essere già salva – non può più raggiungere alcun piazzamento europeo. Sarà dunque una sfida buona soltanto per aggiornare gli almanacchi.

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Juventus chiude campionato a Genova

Sampdoria-Juventus sarà importante soprattutto perché si tratterà dell’ultima partita in assoluto in cui Massimiliano Allegri siederà sulla panchina dei bianconeri. Nei giorni scorsi, infatti, la Juventus ha comunicato ufficialmente che le strade del club e del tecnico livornese si divideranno dopo cinque stagioni coincise con la conquista di altrettanti campionati, quattro Coppe Italia e due Supercoppe italiane, senza contare le due finali di Champions League raggiunte e perse contro Barcellona nel 2015 e Real Madrid nel 2017.

Un paio di giorni prima della partita casalinga contro l’Atalanta, il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha comunicato al tecnico la sua decisione di chiudere il rapporto con Massimiliano Allegri, ritenendo che dopo cinque anni ricchi di successi fosse necessario dare una scossa alla squadra.

Per giorni si era speculato su incontri tra la proprietà e l’allenatore per definire le strategie del futuro prossimo. Stampa e addetti ai lavori si erano quasi convinti della permanenza del tecnico toscano, ipotizzando che come condizioni per la sua permanenza a Torino questi avesse definito alcuni punti imprescindibili come il prolungamento del contratto e soprattutto garanzie tecniche sugli acquisti per rinforzare la rosa nella prossima stagione. Si parlava di uno svecchiamento della rosa e dell’innesto di almeno cinque giocatori. Poi Agnelli ha optato per un cambio netto, e dopo aver ufficializzato la decisione con un tweet, il giorno dopo si è presentato in conferenza stampa insieme ad Allegri per ringraziarlo per il lavoro svolto in questo lustro e testimoniare ai media che il rapporto tra le parti si è concluso in maniera tutt’altro che burrascosa. Più che di una decisione tecnica, si è trattato di una decisione ‘aziendale’: il presidente bianconero vuole dare nuovi stimoli a una squadra che in un certo senso poteva sentirsi sazia. Ora si apre il toto-nomi: il sogno è Guardiola, ma sembra difficile possa lasciare il Manchester City. Anche un ritorno di Antonio Conte, dato molto vicino alla panchina dell’Inter sembra essere da escludere, mentre restano in piedi le piste che portano a Simone Inzaghi, tecnico che Nedved e Paratici tengono sott’occhio da almeno un paio di stagioni, e Maurizio Sarri che da grande rivale dei bianconeri, potrebbe addirittura diventarne l’allenatore, al termine della sua esperienza londinese alla guida del Chelsea.